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Leccio, elce. - Il nome specifico è quello già utilizzato dai
latini. Albero o grande arbusto con chioma ampia e molto
fitta, dal tronco in genere non troppo sviluppato in altezza e
scorza da grigio brunastra a quasi nerastra, con scaglie di
forma quadrata. Le foglie, alterne, sono persistenti per 2-3
anni, ed hanno lamina coriacea di forma ellittico-
lanceolata. La pagina superiore, a sviluppo terminato, è
lucida, mentre quella inferiore è ricoperta da un fitto feltro
di peli grigi. Il margine è variabile: spinoso nei polloni,
intero nei rami degli alberi già sviluppati. I fiori maschili
sono raggruppati in amenti lunghi 4-6 cm, quelli femminili
sono riuniti a 1-2 su un peduncolo lungo fino a 2 cm. La
ghianda ha una cupola che la riveste fino quasi a metà,
coperta da scaglie con peli grigi. Il lecccio è una pianta
tipica del Mediterraneo, di cui connota il paesaggio,
originaria dell’Europa meridionale e del nord Africa; la
città di Lecce prende il nome da quest’ albero. E’ più volte
citato da Virgilio, che ne ricorda più volte l’oscurità della
chioma, utile per riparare le greggi dal cocente sole di
mezzogiorno e per offrire ai maiali le ghiande da loro
molto appetite. Delle antiche foreste che ricoprivano le
coste rimangono pochi frammenti: già in tempi antichi il
leccio veniva tagliato per far spazio ai pascoli e il suo
legname era sfruttato per fare del carbone da legna E una
pianta molto utilizzata per scopi ornamentali e
paesaggistici nel verde urbano; in campo forestale è diffuso
il governo a ceduo per ottenere carbonella. Il legno, molto
duro, è utilizzato anche per lavori di intarsio.
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Foglie glabre di sotto. Fiori ermafroditi, con
petali. Frutto carnoso
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Fiori e frutti disposti in corimbi a forma d'ombrello
Photinia x fraseri Dress 'red robin'
Fotinia. - E’ un arbusto sempreverde che può raggiungere i
5 m, dal portamento eretto e dalla chioma compatta. Le
foglie sono alterne, oblungo-ellittiche, coriacee, rosso
brillanti nella nuova vegetazione, verdi in estate ed
inverno. I fiori, piccoli e a cinque petali bianchi, sono
riuniti in grandi infiorescenze biancastre. Questo arbusto è
un ibrido da giardino che si è molto diffuso in tempi recenti
in Europa e sulle coste del Mediterraneo. Preferisce luoghi
soleggiati e terreni ben drenati. E’ adatto per fare siepi
ornamentali che in primavera con i nuovi germogli
assumono un vivace e contrastante colore rosso.
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Fiori e frutti disposti in racemi allungati
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Rami giovani pelosi, arrossati. Frutto rosso a maturità
Prunus lusitanica L.
Lauro portoghese. - Il nome specifico allude alla Lusitania
degli antichi Romani, oggi Portogallo. E’ un arbusto o
piccolo alberello che può raggiungere l’altezza di 8 m,
dalla scorza nerastra e liscia. Le foglie sono alterne,
lanceolato-ellittiche, lucide superiormente. I fiori sono
bianchi, molto profumati, larghi circa 1.5 cm, riuniti in
grappoli eretti più lunghi delle foglie corrispondenti. I frutti
inizialmente sono rossastri poi tendono ad assumere un
colore
nero-violaceo.
E’ originario della penisola Iberica ed è utilizzato come
pianta ornamentale. Ne è documentata la presenza in Italia
dal 1760.
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Rami giovani glabri, verdi. Frutto nero a maturità