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Foglie solitarie, omogeneamente sparse sui rami
Picea pungens Engelm. 'glauca'
Peccio del Colorado, abete delle Montagne Rocciose. - Il
nome generico deriva dal latino ‘pix’, resina o pece,
prodotta in gran copia da questi alberi; il nome specifico
allude all’apice pungente delle foglie. Albero sempreverde
che nei luoghi di origine può raggiungere i 35 m, con
chioma compatta e regolare e tronco diritto, ramificato fin
presso la base e scorza rugosa grigio-brunastra. Le foglie
sono aghiformi, rigide, pungenti, azzurro-argentate. Le
strutture riproduttive maschili sono raggruppate in coni
ovoidali ocra-rossicci, lunghi 15-20 mm, quelle femminili
in coni terminali lunghi 30-40 mm, che evolvono in pigne
pendule con squame rombiche e pieghettate. Origina dalla
parte meridionale delle Montagne Rocciose. La sua
presenza in Italia è documentata dal 1882, quella della
varietà ‘glauca’ dal 1913. Oggi è ampiamente utilizzata
come conifera ornamentale, soprattutto al nord.
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Foglie riunite alla base in fascetti di 2-5, o
addensate in gran numero su brevi rami
laterali
10
10
Foglie disposte in ciuffetti di 15-40 su brevi
rami laterali
11
10
Foglie riunite alla base in fascetti di 2 o 5
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11
Foglie lunghe 3-5 cm. Rami giovani molli e penduli, densamente coperti da una peluria
scura
Cedrus deodara (Rosb. ex D. Don) G. Don
Cedro dell’Himalaya. - Il nome generico deriva dal termine
greco 'kédros', che indicava una conifera non meglio
identificata. Il nome specifico deriva dal sanscrito
'devadāru' ovvero ‘albero degli dèi’, in riferimento alla sua
imponenza e all’utilizzo del legno. Questo cedro può
raggiungere la significativa altezza di 50 m, ha chioma
conico-piramidale e rami dai caratteristici apici penduli. Il
tronco è diritto, con scorza bruno-grigiastra, rugosa negli
esemplari adulti. Le foglie sono persistenti, aghiformi, non
pungenti, riunite in fascetti di 20-30, di color verde intenso,
a volte con sfumature bluastre. I semi sono racchiusi in
pigne a forma di barilotto, simili a quelle degli altri cedri,
lunghe 10-12 cm, brunastre con sfumature rossastre.
Questa pianta, nativa nel versante occidentale
dell’Himalaya (Afghanistan, Pakistan, Kashmir India nord-
occidentale), è utilizzata in Europa come albero
ornamentale in grandi parchi e giardini, ma solo in aree con
inverno mite. In Italia è segnalata a partire dal 1828, ed è
oggi è presente con più varietà. Le temperature minime
dell’inverno 1985 (fino a – 20°C) eliminarono gran parte
degli esemplari dalla pianura padana. Nei luoghi d’origine
il legno era storicamente usato per costruire templi.
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Foglie lunghe al massimo 3 cm. Rami giovani
rigidi, non penduli, glabri o con sparsa peluria
chiara
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Foglie verdi
Cedrus atlantica (Endl.) Carrière