Il carrubo (unica specie del genere Ceratonia), originario delle regioni orientali del bacino del Mediterraneo e dell'Asia Minore, in Italia è diffuso principalmente nelle regioni centro-meridionali. Sull'Isola dell'Asinara è presente presso Cala Reale, sia qualche raro esemplare di notevoli dimensioni che piccoli arbusti. Cresce in macchie e garighe molto aride, soprattutto lungo le coste, dal livello del mare a 500 m circa, ed è una delle specie che caratterizzano la flora mediterranea. Coltivato già dai Romani per i frutti commestibili, viene ancora oggi coltivato in alcune zone dell'Italia meridionale. I frutti sono legumi cuoiosi e appiattiti, lunghi fino a 25 cm, contengono una polpa dolce, si conservano per molto tempo e possono essere consumati comunemente freschi o secchi o, in alternativa, passati leggermente al forno. I baccelli vengono anche utilizzati come foraggio per gli animali. Un tempo furono usati come materiale da fermentazione per la produzione di alcool etilico. I semi, immangiabili, sono particolarmente uniformi come dimensione e peso e costituivano l'unità di misura (il carato, dall'arabo 'khirat', cioè 'seme di carrubo') usata per la valutazione delle gemme. Forma biologica: fanerofita cespugliosa/ fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: settembre-novembre.

Nome italiano: Ascenedda (Basilicata, Potenza), Baccelli dolci (Toscana), Baccelli greci (Toscana), Bajaccan (Liguria, Noli), Carate (Toscana), Caroba (Toscana), Carobbi (Emilia-Romagna, Reggio), Carobola (Veneto, Venezia), Caroboler (Veneto, Treviso), Carrobbe (Lombardia, Pavia), Carrua (Sicilia), Carruba (Campania, Napoli), Carrubba (Sardegna), Carrubbi (Sicilia), Carrubo (Italia), Carrubo (Toscana), Carubba (Toscana), Carubua (Liguria, Rivarola di Chiavari), Cornacchie (Toscana), Cornalia marina (antichi), Cornola (Puglia, Lecce), Faeva marena (Emilia-Romagna, Bologna), Fainella (Abruzzi, Aquila), Feva d'Egett (Emilia-Romagna, Reggio), Garrofa (Sardegna, Alghero), Garrubaro (Calabria), Garrubbo (Calabria), Guaina (Lombardia), Guainella (Toscana), Guainella (Roma), Guainella (Abruzzi), Guainella (Lombardia), Pome (antichi), Pselocherato (Puglia, Otranto), Pselocherea (Puglia, Otranto), Sciuscella (Abruzzi), Sciuscella (Campania, Napoli), Silimba (Sardegna), Siliqua dolce (Toscana), Soscella (Campania, Terra di Lavoro), Suscella (Campania, Ischia), Suscella (Puglia, Lecce), Vainella (Abruzzi, Larino), Vainiella (Abruzzi, Aquila), Zampa d'agnello (Roma).