Il romice capo di bue è una pianta annua a dsitribuzione mediterraneo-macaronesica presente, con tre sottospecie, in Liguria e in tutte le regioni dell’Italia centrale, meridionale e insulare; la sottospecie nominale ha distribuzione più meridionale, spingendosi a nord sino all'Umbria. Sull'Isola dell'Asinara è comune e abbondante; è presente ad esempio ai pianori in prossimità del mare a Punta Scorno, Semaforo, Cala d'Oliva, Cala Arena e Punta Sabina (Bocchieri, 1988). Cresce in ambienti piuttosto disturbati, negli incolti e lungo le spiagge, su suoli piuttosto primitivi, prevalentemente sabbiosi, aridi d’estate, dal livello del mare (ove è più comune) a 700 m circa, con optimum nella fascia mediterranea. Il nome generico è un termine latino che significa ‘asta, lancia, freccia’, per la forma delle foglie di alcune specie; il nome specifico deriva dal greco ‘bous’ (bue), ‘kephalé’ (testa) e ’pherein’ (poratare), per i frutti a valve dentate e ricurve che ricordano una testa cornuta. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: febbraio-maggio.

Nome italiano: Acetosella (Campania), Acitula (Sicilia, Modica), Acitusedda (Sicilia), Agreju (Calabria), Agrigghiu (Calabria), Agru duci (Sicilia, Avola), Racinedda di lu Signuruzzu (Sicilia, Avola), Romice capo di bue (Italia), Rumex capo di bue (Italia).