Blasteniospora parietina β. imbricata Trevis.

Sinonimi: Parmelia parietina Leight. (Lich. brit. exs. n. 10); Physcia parietina f. imbricata Massal. (Lich. ital. exs. n. 32); Physcia controversa Beltram. (Lich. bass. p. 103) exclus. syn., non Mass.
Località: Ad corticem Abietum prope Asiago Septem Communium loco dicto Il Campiello, et in monte Grappa Bassanensium, raro.
Osservazioni: Questa varietà, alla quale appartengono tutti gli esemplari dell’erbario del chiaro autore della Lichenografia Bassanense, è affatto intermedia tra la α. vulgaris e la γ. aureola. Dalla vulgaris differisce pel tallo maggiormente embricato, a fogliette e lobicelli più piccoli, più profondamente intagliati, più crespi, e a prima vista pel colore vivamente aranciato; dalla aureola, cui s’avvicina, più ancora che alla vulgaris, per molti caratteri e del tutto pel colore del tallo, si disferenzia a prima giunta pel margine degli apoteci giammai crenulato. La Physcia parietina f. aurata Massal. (Exs. n. 33) ne è una semplice forma sassicola. Una particolarità poi della imbricata, che non vedo menzionata da alcuno, si è che i suoi apoteci sono non di rado regolarmente forati nel mezzo assolutamente come quelli della Parmelia perforata, pella quale e a cagione di questo unico carattere Massalongo formò il genere Parmotrema, di cui scrisse: ‹‹Qual lichene al mondo possede apoteci con un carattere esclusivo come questo (dei fori nel mezzo)?›› Del resto quasi tutti gli esemplari distribuiti dallo stesso Massalongo sotto il num. 32, hanno apoteci egualmente forati.
Numero di catalogo: MSNVE-25004

Tutte le foto sono state scattate da Maria Zardini e sono di proprietà del Museo di Storia Naturale di Venezia. Vengono distribuite con licenza CC 4.0 BY.