Caloplaca pyracea α. eutypa Trevis. forma confluens.

Sinonimi: Lichen luteo-albus Engl. Bot. (tab. 1426), non Turn.; Callopisma luteo-album var. confluens Massal. (Lich. it. exs. n. 234); Placodium luteo-album α. Persoonianum * * confluens Anzi (Catal. p. 42); Placodium luteo-album var. confluens Anzi (Lich. exs. Ital. sup. n. 140)
Località: Ad arborum cortices, praesertium Populorum.
Osservazioni: Nè alla specie può essere applicato il nome luteo-alba, nè alla varietà quello Persooniana. Dietro all’esame degli esemplari autentici di Turner è certissimo che il suo Lichen luteo-albus (= Lecidea cinereo-fusca β. luteo-alba Ach. Meth. Suppl. p. 12) ha spore costantemente ed affatto biloculari, non già blasteniacee, e spetta al genere Diphratora; similmente l’esame degli esemplari autentici di Acharius dimostra che la vera Gyalecta Persooniana di questo autore è una semplice varietà della stessa Diphratora luteo-alba Trevis. (in obs. ad num. 66 Lichenothecae venetae). Per lo contrario il lichene denominato da Schaerer Lecidea luteo-alba α. Persooniana (Exs. 475), da Hepp Placodium luteo-album α. Persoonianum (Exs. 202), da Massalongo Callopisma luteo-album v. Persoonianum (Exs. 235), è la forma più comune (Caloplaca pyracea α. eutypa forma vulgaris Trevis.) del lichene con spore assolutamente blasteniacee, che qui pubblico sotto il presente numero 227. Codesta varietà eutypa, dietro gli esemplari originali di Acharius, è la vera Parmelia cerina var. pyracea (Meth. p. 176); il qual nome pyracea deve essere conservato alla specie, sia perchè più antico, sia perché l’altro luteo-alba spetta ad altro lichene, sia perchè in caso diverso bisognerebbe creare un nuovo nome.
Numero di catalogo: MSNVE-25017

Tutte le foto sono state scattate da Maria Zardini e sono di proprietà del Museo di Storia Naturale di Venezia. Vengono distribuite con licenza CC 4.0 BY.