Page 34 - Belluno

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o dal celtico ‘betul’, entrambi nomi dati alle betulle. Il nome specifico
allude alla disposizione dei rami secondari, che hanno le estremità
pendenti.
Parchi:
Arcobaleno, Basilisco, Bologna.
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Foglie senza contorno rombico. Corteccia non bianca e
non papiracea
72
72
Foglie con base cuoriforme
73
72
Foglie non con base cuoriforme
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73
Picciolo con densi peli ghiandolari. Frutti circondati da
una guaina erbacea
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73
Picciolo senza peli ghiandolari. Frutti senza guaina
erbacea
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74
Nocciola non completamente nascosta dalla guaina. Picciolo più lungo di 1,5 cm
Corylus avellana L.
Origine:
Il nocciolo è una specie europea con tendenza subatlantico-
submediterranea presente allo stato spontaneo in tutta Italia dalla fascia
submediterranea a quella montana. Cresce nelle radure e nei mantelli di
boschi di latifoglie decidue, su suoli limoso-argillosi profondi, freschi,
umiferi, ricchi in basi e composti azotati.
Usi e curiosità:
le qualità
alimentari della nocciola sono note fin dall’antichità: sono un alimento
energetico di grande valore e una preziosa fonte di vitamine e minerali.
L'industria dolciaria utilizza la farina di nocciole per la produzione di
nocciolati, torroni e pasta di gianduia (creata quando Napoleone bloccò
l'importazione delle spezie e si verificò una penuria di cacao). L'alta
capacità pollonifera ha favorito la coltivazione come pianta
ornamentale e da frutto. Il legno, ottimo combustibile, è utilizzato
anche per palerie.
Descrizione:
arbusto o piccolo albero ramificato
dalla base, con scorza squamosa marrone, lenticellata. Foglie semplici,
alterne, tomentose da giovani; picciolo lungo fino a 1,5 cm; lamina
fogliare da subrotonda ad obovato-ellittica, con margine doppiamente
seghettato ed apice acuminato, lunga fino a 13 cm e larga fino a 10 cm.
Infiorescenze maschili (amenti) pendule, lunghe fino a 10 cm; fiori
femminili piccoli e simili a piccole gemme con rossi stimmi piumosi. Il
frutto, la nocciola, è una noce con pericarpo duro e legnoso, avvolta
alla base da un involucro fogliaceo a margine lobato.
Etimologia:
il
nome generico deriva dal greco ‘koris’, ‘elmo’, che allude all’involucro
erbaceo con dentature irregolari che ricopre la nocciola. Il nome
specifico deriva da Avella Vecchi, un centro campano nella provincia
di Napoli, noto fin dai tempi dei Romani per la produzione di nocciole.
Parchi:
Basilisco, Bologna.
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Nocciola completamente nascosta dalla guaina. Picciolo
lungo 1-3 cm
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Foglie verdi
Corylus maxima Mill.
Origine:
nocciolo originario dell’Europa orientale, Asia occidentale,
dai Balcani alla Turchia.
Usi e curiosità:
pianta coltivata ad uso
fruttifero per la coltivazione di nocciole, utilizzate nell’alimentazione e
in profumeria. La varietà purpurea invece, è molto apprezzata dal punto
di vista ornamentale in parchi e giardini per il fogliame arrossato; la si
trova nel parco Basilisco.
Descrizione:
arbusto o alberello deciduo alto
sino a 6 m, con tronco largo sino a 20 cm. Le foglie sono arrotondate,
lunghe 5-12 cm e larghe 4-10 cm, con margine grossolanamente e
doppiamente seghettato. I fiori maschili, prodotti a fine inverno, sono
disposti in amenti penduli di colore giallo pallido, lunghi 5-10 cm,
quelli femminili sono di colore rosso vivo, lunghi 1-3 mm. Il frutto è
una noce prodotta in gruppi di 1-5, lunga 1,5-2,5 cm, completamente