Hina, la grande dea. Un giorno il dio Ta'aroa
venne disturbato dal rumore provocato da
Hina intenta a battere le foglie per ricavare la
tapa (un tessuto in fibra vegetale che ancora
oggi si ottiene battendo le foglie). Il dio,
allora, mandò alcuni messaggeri per chiedere
alla dea di smettere, ma Hina proseguì a
battere la tapa, così, Ta'aroa ordinò che la dea
fosse battuta a sua volta. La legnata ricevuta
da Hina, però, fu tanto violenta da mandarla
sulla Luna. La dea qui trovò un albero a lei
sconosciuto, il banano, e decise di
arrampicarvisi, ma inavvertitamente staccò
un casco di banane che precipitando dalla
Luna arrivò sulla Terra. E così da quel giorno
l'albero del banano iniziò a crescere anche sul nostro pianeta.
Etimologia:
Il termine generico è dedicato ad Antonio Musa, medico dell'Imperatore Augusto. Il termine
specifico allude ai frutti (banane) dalla polpa dolce e particolarmente apprezzabile.
21 Foglie più brevi di 30 cm. Fusto ramificato
22
22 Piante spinose o con foglie pungenti
23
22 Piante non spinoso-pungenti
25
23 Foglie profondamente lobate
Crataegus monogyna Jacq.
Area d'origine:
Europa, Asia temperata.
Miti e leggende:
Gli antichi greci
considerato questo arbusto caducifoglio di
buon auspicio e lo usavano, infatti, per
decorare gli altari durante le cerimonie
nuziali. Nell'antica Roma questa pianta era
consacrata sia a Flora, dea della primavera,
che a Maia, dea di maggio e della castità. In
segno di rispetto verso Maia, i romani non
celebravano nozze in maggio ma in
mancanza di alternative offrivano cinque
torce di biancospino accese per placare l'ira
della dea. Un'usanza medievale consisteva
nel piantare in segno di buon augurio, nel
mese di maggio, un biancospino nel centro
del paese e, dopo averlo decorato, eseguire danze intorno alla pianta.
Etimologia:
Il termine generico deriva dal greco 'krátaigos', nome comune della pianta. Il termine
specifico deriva dal greco 'mònos' = unico e 'gynè' = femmina, in riferimento all'ovario monocarpellare.
23 Foglie non lobate
24
24 Foglie (non sono vere foglie, ma fusti modificati!) terminanti in una punta pungente
Ruscus aculeatus L.
Area d'origine:
Regione mediterranea.
Miti e leggende:
È una pianta erbacea perenne caratteristica dei boschi di leccio (Quercus ilex L.) e di
caducifoglie, comune in tutto il territorio italiano. I rami di Pungitopo con le tipiche bacche rosse sono un
simbolo del Natale, ritenuti di buon auspicio per il nuovo anno si regalano, anche, per il capodanno.