Secondo la tradizione cristiana, i rami spinosi
di questa pianta rievocano le spine della
corona di Cristo e le bacche il rosso del suo
sangue. Una leggenda popolare racconta che
il Pungitopo in origine era una pianta poco
amata a causa di pungenti aculei che la
ricoprivano interamente. Un giorno accadde,
però, che nascosto dietro un cespuglio vicino
alla pianta spinosa, un lupo si stesse
accingendo ad azzannare tre leprotti. Proprio
in quel momento la pianta tese i suoi rami
pungendo leggermente un piccolo topo per
pregarlo di salvare i tre leprotti. Il topo incitò
i leprotti ad avvicinarsi alla pianta spinosa
per nascondersi al lupo. I rami della pianta,
allora, si piegarono fino a formare una gabbia dentro la quale i tre cuccioli trovarono riparo. Il lupo provò
ugualmente ad azzannarli, ma, dopo essersi punto ripetutamente, decise di rinunciare alla sua cena. Si
dice che da quel giorno gli aculei della pianta si trasformarono in bacche rosse dando origine al
Pungitopo.
Etimologia:
Il primo termine del binomio è il nome con cui gli antichi Romani chiamavano la pianta. Il
secondo termine si riferisce alla presenza di cladodi appuntiti e pungenti.
24 Foglie senza punta pungente
Punica granatum L.
Area d'origine:
Iran.
Miti e leggende:
Il Melograno è un arbusto
cespuglioso o un alberello deciduo, nel cui
frutto l'arillo succoso che avvolge i semi è
commestibile. La mitologia collega la pianta a
divinità femminili che simboleggiano la
fecondità e la vita; durante le feste in onore di
Demetra, dea della natura e delle messi, le
ateniesi mangiavano i semi luccicanti del
Melograno per ottenere fertilità e prosperità.
Secondo la tradizione mitologica la pianta,
nata dal sangue di Dioniso, è legata all'antico
mito greco di Orione, la più grande e
luminosa
delle
costellazione.
Orione,
bellissimo figlio della terra, aveva sposato con
Side, tanto vanitosa da ritenersi persino più bella delle dee. Era decise di punire tanta vanità
scaraventando Side negli inferi, dove venne trasformata in Melograno. La leggenda vuole ancora che
Ade, dio degli inferi, innamorato di Persefone, la bella figlia di Demetra, la rapì per farne la sua regina.
Demetra furiosa negò da quel giorno la fertilità alla terra. Zeus per placarne l'ira chiese ad Ade di
restituire Persefone, ma la giovane, avendo mangiato il frutto del Melograno, era ormai legata agli inferi
in eterno. Fu stabilito allora che Persefone trascorresse sei mesi di ogni anno con la madre sulla terra e gli
altri sei negli inferi con lo sposo. Demetra decretò che durante i mesi in cui Persefone viveva nel regno
dei morti sulla terra la natura sarebbe rimasta addormentata, originando l'autunno e l'inverno, e i restanti
mesi la terra sarebbe rifiorita, originando la primavera e l'estate.
Diffuso nell'area costiera nel bacino del Mediterraneo, dai Fenici, dai Greci e in seguito dagli Arabi, è
oggi coltivato in tutto il territorio italiano, entro l’area della Vite.
Etimologia:
Il termine generico deriva dal latino 'punicum' = cartaginese, in quanto i Romani pensavano
che la pianta provenisse dal Nord Africa. Il termine specifico è il nome comune latino della pianta e
significa 'ricco di grani', per i numerosi semi all'interno del frutto.