dall'omonima città fenicia dalla quale veniva esportata; da questo nome deriva il termine greco usato per
indicare il libro e, per estensione, la Bibbia ( il libro dei libri). Di origine oscura è invece il nome comune
'papyros' di origine ellenica, dal quale discende il nome della carta in molte lingue europee, in francese
papier, in inglese paper, in spagnolo papel.
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Foglie rotondeggianti. Fiori con petali
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Foglie e fiori galleggianti a pelo d'acqua
Nymphaea alba L.
Area d'origine:
Europa, Asia, Africa
settentrionale.
Miti e leggende:
La mitologia greca mette in
relazione il fiore di questa pianta con le ninfe,
semi-divinità della natura, figlie di Zeus o
Urano, come Euridice, moglie di Orfeo, ed
Eco, ninfa del monte Elicona. Secondo la
mitologia una bellissima ninfa innamorata del
Sole, ritenendo il suo aspetto modesto
paragonato allo splendore del suo amore, si
immerse in un lago in cerca di tesori da
offrire. Arrivata sul fondo fangoso e trovato
davvero un tesoro, se ne riempì le mani e poi
le protese per iniziare la risalita. Il peso
dell’oro, però, la fece sprofondare nel fango e
l'unica parte che di lei riuscì ad emergere delle acque del lago furono le mani, bianche e colme d'oro.
Quando il Sole cercò la sua ninfa ciò che trovò sulla superficie del lago fu una foglia a forma di cuore e
un fiore bianco pieno d'oro; la ninfa si era trasformata in un bellissimo fiore, la Ninfea. Da quel giorno
questi i fiori si aprirono al mattino per offrire i loro tesori al Sole e si richiudono di notte per custodire il
tesoro fino al giorno dopo.
La Ninfea è una pianta acquatica diffusa nelle acque dolci di tutta Europa; in Italia è presente su tutto il
territorio dove cresce allo stato spontaneo negli stagni e nei laghi.
Etimologia:
Il termine generico sembra derivare dall'arabo 'ninufar', nome comune di una pianta
acquatica di non chiara identificazione. Secondo Teofrasto e Dioscoride deriva dal greco 'nymphaia' =
pianta delle ninfe, perchè tipica dei boschi e delle zone acquatiche e paludose dove dimoravano le ninfe.
Il termine specifico, dal lat. 'albus' = bianco, allude al colore dei fiori.
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Foglie e fiori su piccioli e peduncoli lungamente emergenti dall'acqua
Nelumbo nucifera Gaertn.
Sinonimi:
Nelumbo speciosum
Willd.
Area d’origine:
Asia tropicale, Africa
boreale.
Miti e leggende:
Il fiore di loto è il fiore
sacro dell'Induismo e del Buddhismo, in
particolare per il Buddhismo simboleggia il
più alto degli stati vitali che l’essere vivente,
in forma umana, possa raggiungere: il
decimo, lo stato, o mondo, di buddhità. Una
condizione umana di purezza e libertà pur
all’interno delle difficoltà della vita,
condizione simile a quella del fiore di loto
che, pur affondando le proprie radici nel
fango, ha un aspetto puro e magnifico: senza il fango il fiore di loto non esisterebbe e la buddhità non si