Pagina 15 - Mortegliano_book

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Specie originaria delle coste atlantiche europee e nordafricane, oggi
è ampiamente coltivata in parchi e giardini. I frutti sono tossici. Il
nome generico, già in uso presso i Romani, è di etimologia incerta; il
nome specifico allude alla Lusitania, l'odierno Portogallo. Forma
biologica: fanerofita scaposa/ fanerofita cespitosa. Periodo di
fioritura: aprile-maggio.
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Picciolo più breve di 1.5 cm. Base della foglia a forma di cuneo e con margine intero.
Arbusto
Spiraea spp.
Genere eurasiatico di piante generalmente arbustive con la maggiore
diversità in Asia centro-orientale. Molte specie e cultivar sono
utilizzate da noi in parchi e giardini a scopo ornamentale. Il nome
'aspirina' deriva dal genere
Spiraea
, in cui nel XIX secolo era inclusa
anche
Filipendula ulmaria
(
Spiraea ulmaria
). L'acido salicilico fu
scoperto nel 1839 nei fiori di questa pianta, per cui fu chiamato
'acido spirico'; nel 1859 il chimico tedesco Hoffmann acetilò l'acido
salicilico, ottenendo l'acido acetilsalicilico o acido acetilspirico, da
cui la ditta farmaceutica Bayer coniò il termine 'aspirina'. Il nome
generico deriva dal greco 'spéira' (fune), perché i fusti, a volte
contorti, possono ricordare una sottile corda. Forma biologica:
nanofanerofita. Periodo di fioritura: maggio-giugno.
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Picciolo più lungo di 1.5 cm. Foglie dentate tutt'attorno. Frutto carnoso (ciliegia)
Prunus avium L. subsp. avium
Il ciliegio è oggi divenuto subcosmopolita per coltivazione in diverse
varietà. L'areale originario dovrebbe essere il territorio che va dal
Caucaso ai Balcani; l'ingentilimento e la messa a coltura sono iniziati
nell'Asia occidentale. Allo stato coltivato è comune in tutta Italia
sino alla fascia montana inferiore; allo stato subspontaneo è diffuso
ma non comune. Cresce in boschi mesofili maturi e talvolta nelle
siepi, su suoli argillosi piuttosto profondi e abbastanza ricchi in
composti azotati. Si coltiva per il frutto fresco o da conservare in
alcool, come pianta ornamentale, per la ricca fioritura primaverile e
per l'aspetto che acquisisce in autunno con l'ingiallimento delle
foglie, oppure per il legname. Il legno è duro, a grana uniforme, dalle
tonalità calde, bruno-rossicce, e si presta bene per la costruzione di
mobili di pregio e lavori al tornio. Le foglie contengono una sostanza
colorante viola. Vive tra gli 80 e i 120 anni. Il nome generico, già in
uso presso i Romani, è di etimologia incerta, quello specifico in
latino significa 'degli uccelli'. Forma biologica: fanerofita scaposa.
Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Foglie opache, con nervature infossate sulla pagina superiore. Fiori più stretti di 1 cm.
Frutto carnoso
Cotoneaster spp.