Pagina 6 - Mortegliano_book

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tonalità calde, bruno-rossicce, e si presta bene per la costruzione di
mobili di pregio e lavori al tornio. Le foglie contengono una sostanza
colorante viola. Vive tra gli 80 e i 120 anni. Il nome generico, già in
uso presso i Romani, è di etimologia incerta, quello specifico in
latino significa 'degli uccelli'. Forma biologica: fanerofita scaposa.
Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Foglie aghiformi o squamiformi
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Foglie non aghiformi né squamiformi
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Foglie squamiformi
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Foglie aghiformi
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Rametti fortemente appiattiti. Pigne più strette di 1 cm
Chamaecyparis sp.
Genere di arbusti/alberi originari delle coste occidentali e orientali
del Nord America, e delle coste orientali dell'Asia. Quattro specie
(
C. lawsoniana
,
C. obtusa
,
C. pisifera
e
C. thyoides
) sono
ampiamente coltivate da noi come piante ornamentali, con centinaia
di cultivar che includono forme nane, a fogliame giallastro, bluastro
od argentino, forme che mantengono perennemente le foglie
giovanili, forme con getti filiformi scarsamente ramificati. Il legno,
fortemente profumato, è considerato pregiato, soprattutto in
Giappone, ove viene usato per la costruzione di templi. Il nome
generico deriva dal greco 'khamai' (basso) e 'kuparissos' (cipresso).
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Rametti angolosi. Pigne più larghe di 1 cm
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Foglie verdi
Cupressus sempervirens L.
Specie originaria dell'Asia Minore e del Mediterraneo orientale, da
tempi antichissimi molto utilizzata in Italia sia a scopo ornamentale
sia negli impianti di rimboschimento, ma senza alcuna tendenza a
spontaneizzarsi. Il cipresso è stato introdotto in Italia forse dagli
Etruschi e poi si è diffuso entrando stabilmente fra i componenti del
nostro paesaggio. Tollera la siccità e si adatta a qualsiasi terreno, ma
è soggetto a malattie crittogamiche e a parassiti animali: il fungo
Coryneum cardinale
Wag. ha minacciato l'esistenza dei cipressi
italiani. Il cipresso è ampiamente coltivato per il suo portamento, che
lo rende adatto alla realizzazione di giardini all'italiana e alberature
stradali, siepi frangivento e rimboschimenti. Le foglie, i rami e le
pigne hanno impiego officinale, dalla corteccia si ricava per
distillazione un olio essenziale usato in profumeria. Il nome del
genere è quello comune presso i Romani, derivato dal greco
'kypárissos', che origina da 'kuo' (io genero, produco germogli) e
'párisos' (simile, uguale), in riferimento all'accrescimento simmetrico
della pianta. Il nome specifico in latino significa 'sempreverde'.
Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: febbraio-
maggio.
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Foglie di color verde-azzurro
Cupressus arizonica Greene