Pagina 32 - Noncello_book

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Specie eurasiatica presente in tutta Italia, salvo che in Sardegna, dal
livello del mare alla fascia montana. Cresce negli orli di boschi e
cespuglieti, ma anche nelle cave ed in altri ambienti disturbati, su
suoli argillosi freschi e neutri, ricchi in composti azotati. Come tutti
i salici, la scorza e le foglie contengono il glicoside salicina, che li
rende tossici per molti animali, e da cui si ricava l'acido salicilico.
Specie molto rustica, può essere efficacemente utilizzata per il
consolidamento di scarpate e per opere di ingegneria naturalistica. Il
nome generico, di antico uso, è di origine incerta: forse deriva dal
celtico 'sal lis' (presso l'acqua), il nome specifico allude
all'appetibilità delle foglie per le capre. Forma biologica: fanerofita
cespitosa. Periodo di fioritura: marzo-maggio.
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Rami giovani non attaccaticci. Frutti alati, disposti in infruttescenze simili a quelle del
luppolo
Carpinus betulus L.
Il carpino bianco è un albero europeo-continentale presente in tutta
l'Italia continentale salvo che in Valle d'Aosta sino alla fascia
montana inferiore, con optimum nella fascia submediterranea.
Cresce in boschi maturi di latifoglie decidue, su suoli argillosi
profondi, molto freschi ed umiferi. Il legname è di difficile
lavorazione perché a fibre contorte, duro e tenace; viene impiegato
nella fabbricazione di arnesi sottoposti a sforzo (manici, ruote
dentate, denti di rastrello, ecc.). Il carbone, un tempo, era impiegato
in modo speciale per preparare la 'polvere da schioppo'. Dalla
corteccia si ricavano principi tintori usati per colorare in giallo ed in
bruno le sete, le lane ed il cotone. Le foglie, sia fresche che secche,
forniscono un buon foraggio per ovini e suini. Viene anche utilizzato
a scopo ornamentale, soprattutto perché si presta alla formazione di
dense siepi. Il nome generico era già utilizzato dagli antichi Romani;
quello specifico allude alle foglie vagamente simili a quelle della
betulla. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura:
maggio-giugno.
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Rami giovani attaccaticci. Frutti disposti in strutture legnose simili a piccole pigne
Alnus glutinosa (L.) Gaertn.
L'ontano comune è un albero eurosiberiano presente in tutta Italia
(in Puglia come avventizio) al di sotto della fascia montana
superiore. Cresce lungo i corsi d'acqua, formando popolamenti
ripari. Il legno, di un caratteristico colore giallo-aranciato, assume
notevole resistenza quando è immerso nell'acqua per cui è sempre
stato usato per fondazioni di palafitte e strutture sommerse in
genere; non a caso è un albero molto adattato ai terreni inondati. Gli
apparati radicali ospitano batteri azotofissatori simbionti, per cui la
pianta fertilizza naturalmente il suolo. Il nome generico, già in uso
presso i Romani, potrebbe derivare dalla radice celtica 'al lan'
(presso l'acqua) per l'ecologia di molte specie, quello specifico
allude ai rami giovani attaccaticci. Forma biologica: fanerofita
scaposa. Periodo di fioritura: marzo-aprile.
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Fiori e frutti disposti in racemi pendenti
Prunus padus L. subsp. padus