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Specie mediterraneo-pontica presente in Italia centro-settentrionale
(manca in Valle d'Aosta). La distribuzione regionale è sparsa e lacunosa e
concentrata nella parte orientale incluso il Carso, ove è più frequente nel
Muggesano. Cresce in luoghi umidi, ai margini di fossi e boscaglie
ripariali, su suoli limoso-argillosi umidi per infiltrazione, ricchi in basi e
composti azotati, dal livello del mare alla fascia montana inferiore. Il
nome generico deriva da Lisimaco, medico dell'antica Grecia, quello
specifico allude alle punteggiature presenti sulla pagina inferiore delle
foglie. -
Descrizione:
Pianta erbacea perenne alta 5-12 dm con fusti
eretti, pelosi, con 6 costolature erbacee. Le foglie sono semplici,
subsessili, opposte (le superiori disposte in verticilli) con lamina
lanceolata larga 2-3 cm e lunga 6-8 cm, a margine intero, ondulato. I fiori,
disposti in fascetti all'ascella di foglie normali, hanno simmetria raggiata,
con 5 sepali acuti non arrossati al bordo lunghi sino a 10 mm, 5 petali
gialli lunghi 12-14 mm e fusi alla base, 5 stami e 5 carpelli fusi tra loro. Il
frutto è una capsula di circa 4 mm con stilo pubescente. Fiorisce tra
giugno ed agosto.
49
Fiori a simmetria bilaterale
50
49
Fiori a simmetria raggiata
54
50
Fiori più brevi di 6 mm
Lycopus europaeus L.
Specie eurasiatico-sudeuropea presente in tutte le regioni d'Italia. La
distribuzione regionale si concentra nella parte meridionale; in Carso ha
la distribuzione bicentrica di altre specie igrofile (Isontino e Muggesano),
con stazioni intermedie legate alla presenza di stagni. Cresce in luoghi
umidi, ai margini di stagni, fossati e corsi d'acqua, su suoli da argillosi a
torbosi periodicamente inondati e ricchi in composti azotati, dal livello
del mare ai 1100 m circa). La pianta, che ha proprietà medicinali, veniva
usata per ottenere un colorante nero. Il nome generico deriva dal greco
'lykos' (lupo) e 'pous' (piede), per la forma delle foglie, simili ai piedi di
lupo. -
Descrizione:
Pianta erbacea perenne di 2-9 dm, con rizoma
strisciante di 4-8 dm, radicante e stolonifero e fusto eretto. Le foglie,
semplici, opposte e subsessili, variano da lanceolate ad ovate, sono circa
3-5 volte più lunghe che larghe, glabre o sparsamente pelose. I fiori sono
disposti in verticilli all'ascella delle foglie, con brattee di 3-5 mm. Il calice
è lungo 1.5-3 mm, con denti più lunghi del tubo. La corolla, bilabiata e
lunga 2.5-3 mm, varia da rosea ad azzurra a bianca con piccole chiazze
purpuree. Le nucule del tetrachenio hanno un bordo calloso largo 0.175-
0.185 mm. Fiorisce tra giugno e settembre.
50
Fiori più lunghi di 6 mm
51
51
Frutto a capsula. Fiori biancastri
Gratiola officinalis L.
Specie eurasiatico-sudeuropea presente in tutte le regioni dell'Italia
centro-settentrionele (salvo che in Valle d'Aosta), Abruzzo, Puglia e
Sardegna (non ritrovata in tempi recenti in Campania). La distribuzione
regionale si concentra in pianura con singole presenze nei fondovalle; in
Carso ha la distribuzione bicentrica di altre specie igrofile. Cresce lungo
le rive di corsi d'acqua e stagni in zolle pioniere periodicamente inondate,
in giuncheti, cariceti anfibi (lago di Doberdò), prati umidi, su suoli da
umidi a periodicamente sommersi, basici ma talvolta decalcificati, spesso
calpestati, dal livello del mare aigli 800 m circa (a volte anche più in alto,
fino ai 1470 m); in Carso è minacciata dall'interramento degli stagni. La
pianta, che un tempo veniva utilizzata come un drastico medicinale, è
fortemente tossica. Il nome generico deriva dal latino 'gratia Dei' (grazia
di Dio), antico nome della pianta, che era venerata per le sue proprietà
medicinali; il nome specifico, dal latino 'officina' (farmacia) allude
anch'esso elle proprietà medicinali. -
Descrizione:
Pianta erbacea perenne
di 3-5 dm, con rizoma orizzontale e fusto eretto, angoloso, glabro, con
pochi rami alla base. Le foglie sono semplici ed opposte, con picciolo di
2-3 mm, base troncata e lamina lanceolata di 7-15 x 20-40 mm, con