Pagina 68 - Osoppo-Gemona_book

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mm, progressivamente ristretti in un breve becco. Fiorisce tra aprile e
giugno.
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Pianta senza stoloni, formante cespi densi. Spighe femminili lunghe 5-12 cm
Carex pendula Huds.
Specie subatlantico-sudeuropea presente in tutta Italia, salvo che in Valle
d'Aosta, al di sotto della fascia montana inferiore. Nella nostra regione è
diffusa soprattutto nelle pianure, con poche località nei fondovalle alpini;
in Carso è sparsa e piuttosto rara, concentrandosi su substrati arenacei.
Originaria dei boschi ripariali ad ontano e dei pioppeti lungo gli alvei
fluviali, cresce anche in siti alterati come nei boschetti disturbati a
sambuco nero. Il nome generico deriva dal greco 'keìro' (tagliare), per il
margine fogliare tagliente di alcune specie, quello specifico allude alle
lunghe spighe femminili pendule. -
Descrizione:
Pianta erbacea perenne
di 6-14 dm, formante cespi densi avvolti alla base da scaglie bruno-
rossastre. Il fusto è eretto, acutamente trigono, avvolto dalle foglie fino
all'infiorescenza. Le foglie sono semplici, larghe 7-12(-16) mm, verdi-
scure, lucide, più brevi del fusto, con ligula membranosa di circa 2 mm
formante un triangolo acuto. L'infiorescenza, di 1-4 dm, ha 1 (raramente
2) spighe maschili erette lunghe 5-7 cm e 2-6 spighe femminili cilindriche
di 5-12 cm, con apice pendulo, sessili o brevemente peduncolate. Le
brattee sono più brevi dell'infiorescenza. Gli otricelli, sottesi da glume
rosso-brune, sono verdi, glabri, fusiformi (1.1-1.5 x 2.2-3.5 mm), più
lunghi delle glume, con nervi sporgenti. Fiorisce tra aprile e maggio.
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Stimmi 2 (osservare numerosi fiori con al lente: gli stili
sono spesso caduchi!). Otricelli biconvessi
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Stimmi 3. Otricelli trigono-convessi
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Pianta senza stoloni, formante cespi densi e compatti
Carex elata All. subsp. elata
Specie europeo-caucasica presente in Italia centro-settentrionale ed in
Sardegna, dal livello del mare ai 1500 m circa. Nella nostra regione è
diffusa in tutto il territorio, con ampie lacune nelle zone prive di aree
umide come le aree magredili e buona parte del Carso triestino. Cresce
lungo le sponde di canali e stagni, in vegetazione di alti carici. Il nome
generico deriva dal greco 'keìro' (tagliare), per il margine fogliare
tagliente di alcune specie; il nome specifico, che in latino significa 'alta',
allude alle grandi dimensioni della pianta. -
Descrizione:
Pianta erbacea
perenne di 3-10 dm, non stolonifera, formante cespi robusti e compatti
larghi fino a mezzo metro, con fusti eretti, acutamente trigoni. Le foglie
sono semplici, larghe 4-8 mm e lunghe quanto il fusto, con guaine
carenate bruno-giallastre, le inferiori con nervature reticolate. Le spighe
sono erette, le mediane spesso femminili alla base e maschili all'apice; i
fiori femminili hanno otricelli di 1.5-1.8 x 3-4 mm con 2 stimmi e glume
bruno-rossastre. Le brattee sono brevi nelle spighe inferiori e non
superano l'infiorescenza. Fiorisce tra aprile e maggio.
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Piante con lunghi stoloni sotterranei, lassamente cespitose
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Spighe inferiori sessili, con brattea basale più breve dell'infiorescenza
Carex nigra (L.) Reichard subsp. nigra
Specie subcosmopolita presente in quasi tutta l'Italia settentrionale e
peninsulare, dai 300 ai 2800 m circa. La distribuzione regionale si
concentra sul settore alpino, con isolate stazioni nelle aree di pianura.
Cresce in paludi e torbiere acide. Il nome generico deriva dal greco 'keìro'
(tagliare), per il margine fogliare tagliente di alcune specie, quello
specifico allude al colore nerastro delle spighe. -
Descrizione:
Pianta
erbacea perenne di 5-40 cm, formante cespi lassi, con stoloni allungati e
fusti gracili, acutamente trigoni, avvolti alla base da guaine brune o
rossastre, lucide. Le foglie sono semplici, piane, larghe 3-5 mm.
L'infiorescenza ha 1-2 spighe maschili e 2-3 spighe femminili, queste
cilindrico-fusiformi, di circa 4 x 10-20 mm, erette, sottese da brattee