Pagina 12 - Portogruaro_fieldbook

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è tossica (saponine triterpeniche ed alcaloidi) se ingerita ed il
contatto con le foglie può originare reazioni fotoallergiche. Il nome
generico è assonante con 'hadaéreo' (io aderisco); quello specifico in
greco significa 'attorcigliamento', alludendo al modo che ha la
pianta di attorcigliarsi 'ad elica' ai suoi supporti. Forma biologica:
fanerofita lianosa. Periodo di fioritura: settembre-ottobre.
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Foglie decidue. Fiori e frutti disposti in grappoli
Vitis riparia Michx.
Arbusto rampicante originario delle coste atlantiche nordamericane,
è stato introdotto in Europa come portainnesto della vite europea in
quanto l'apparato radicale è tollerante agli attacchi della fillossera. È
segnalata come avventizia in molte regioni d'Italia. Si tratta di una
specie particolarmente esigente in quanto sensibile al calcare. In
Italia hanno avuto una notevole diffusione due selezioni 'pure', la
'Gloire de Montpellier' e la 'Grande Glabra'. Il nome generico è il
nome latino della vite, che deriva da 'viere' (legare); il nome
specifico significa 'delle rive' (quindi letteralmente 'vite delle rive').
Lo stesso nome inglese 'American riverside grape' significa 'uva
delle sponde'. Forma biologica: fanerofita lianosa.
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Foglie lobate
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Foglie non lobate
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Pianta con rami spinosi. Fiori con petali. Frutto carnoso rosso
Crataegus monogyna Jacq.
Il biancospino è un arbusto eurasiatico-sudeuropeo presente in tutta
Italia dal livello del mare alla fascia montana inferiore, con
optimum nella fascia submediterranea. È uno dei principali
costituenti di boscaglie, macchie e siepi, ed appare in tutti gli stadi
dinamici della vegetazione legnosa, su suoli da carbonatici a
debolmente acidi; colonizza persino le pietraie, sia pur con
esemplari rattrappiti e deformi. È una pianta ornamentale usata per
siepi e giardini, apprezzata per la fioritura prolungata e profumata e
anche per il colore vivace dei frutti che perdurano a lungo. Le foglie
e i frutti hanno proprietà officinali. Il nome generico deriva dal
greco 'kratos' (forza), antico nome comune della pianta, quello
specifico deriva dal greco 'mónos' (unico) e 'gyné' (femmina), per
l'ovario monocarpellare. Forma biologica: nanofanerofita. Periodo
di fioritura: aprile-maggio.
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Piante non spinose. Fiori senza petali. Frutto diverso
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Pianta laticifera (rompendo un picciolo esce un latice bianco)
Ficus carica L.
Il fico è una specie di origine mediterranea estesa all'Asia
occidentale, da noi di introduzione precolombiana come altre specie
legnose di interesse economico (
Castanea
,
Celtis
,
Juglans
). È
presente in tutta Italia, spontaneo o coltivato, dal livello del mare
agli 800 m, anche come piccolo arbusto su muri ed in stazioni
rupestri soleggiate. Le infruttescenze sono costituite da numerosi
acheni (i veri frutti) dentro un'urna (il sicono ingrossato)
esternamente verde o violetta; nel fico selvatico maturano in tre
epoche diverse: 1) i profichi (o fichi fiori), sviluppantisi dalle
gemme dell'anno precedente e maturanti a giugno-luglio, con fiori
maschili e femminili gallicoli brevistili; 2) i forniti (o mammoni o
fichi propriamente detti), sviluppantisi nell'annata e maturanti in