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giardino introdusse il primo esemplare d'Europa; il nome specifico
significa 'falsa acacia', dal greco 'akis' (spina). Forma biologica: fanerofita
scaposa. Periodo di fioritura: maggio-giugno.
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Pianta lianosa, rampicante o volubile
Vitis vinifera L. subsp. vinifera
Specie tipicamente mediterranea: introdotta con molta probabilità nei paesi
occidentali dai Fenici, è ampiamente coltivata da tempi antichissimi a
partire da forme spontanee, e tende spesso a rinselvatichire. Nella nostra
regione è diffusamente coltivata; in Carso è piuttosto comune anche allo
stato subspontaneo. Cresce in arbusteti e siepi presso gli abitati rurali ed in
vegetazioni ruderali, su suoli limoso-argillosi mediamente profondi, neutro-
subacidi, ricchi in composti azotati. Il nome generico è il nome latino della
vite, che deriva da 'viere' (legare). Forma biologica: fanerofita lianosa.
Periodo di fioritura: maggio-luglio.
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Alberi o arbusti
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Foglie lobate. Frutto a ghianda
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Foglie non lobate. Frutto diverso da una ghianda
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Lobi della foglia non terminanti in una setola sottile
Quercus robur L. subsp. robur
La farnia è un albero dell'Europa centro-meridionale presente in tutte le
regioni dell'Italia continentale. La distribuzione regionale si estende dalla
costa ai fondovalle del settore alpino, ma la specie è più frequente nella
bassa pianura friulana. Cresce in boschi planiziali, su terreni profondi e
molto freschi, con optimum nella fascia submediterranea. Viene coltivata
per rimboschimenti e per il legname pregiato utilizzato per travi,
costruzioni navali, mobili, scale, parquet, etc. Con il termine 'rovere di
Slavonia', il legno di farnia è utilizzato per costruire doghe delle botti
destinate all'invecchiamento di vini pregiati e cognac. Un tempo le ghiande
erano largamente usate per l'alimentazione dei maiali. È una pianta a
crescita lenta ma molto longeva; si conoscono esemplari di circa 1000 anni.
Il nome generico, già in uso presso gli antichi, è di etimologia incerta,
potrebbe derivare da due parole celtiche, 'kaer' e 'quer' (bell'albero), cioè
'l'albero per eccellenza'; secondo altri deriva dal greco, indicando il legno
ruvido delle piante di questo genere; quello specifico è un termine latino
che significa 'duro', 'resistente', 'robusto'. Forma biologica: fanerofita
scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Lobi della foglia acutissimi e terminanti in una specie di setola sottile
Quercus rubra L.
La quercia rossa proviene dalle Montagne Rocciose, nel Nord America; è
stata introdotta in Europa nel 1724 come pianta ornamentale per parchi e
alberature stradali, mentre ne è documentata la presenza in Italia dal 1812.
Sperimentata a fini forestali dal 1922, ha trovato largo impiego per la sua
facilità di adattamento e per la crescita rapida, trasformandosi a volte in
specie infestante a danno della flora autoctona e della biodiversità in genere
dei boschi planiziali a querce e carpino bianco, dal livello del mare ai 600
m circa. Il Il nome generico, già in uso presso gli antichi, è di etimologia
incerta, potrebbe derivare da due parole celtiche, 'kaer' e 'quer' (bell'albero),
cioè 'l'albero per eccellenza'; secondo altri deriva dal greco, indicando il
legno ruvido delle piante di questo genere; quello specifico allude al colore
rosso intenso che le foglie assumono in autunno. Forma biologica:
fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Foglie almeno 4 volte più lunghe che larghe. Fiori senza petali. Frutto secco. Rami
giovani gialli
Salix viminalis L.