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leccio di foglie subspinose. Forma biologica: fanerofita scaposa (fanerofita
cespitosa). Periodo di fioritura: aprile-giugno.
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Piante non sempreverdi con foglie sottili. Frutto diverso da
una ghianda
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Fiori senza petali. Frutto secco
Carpinus betulus L.
ll carpino bianco è un albero europeo-continentale presente in tutta l'Italia
continentale, salvo che in Valle d'Aosta, sino alla fascia montana inferiore,
con optimum nella fascia submediterranea. Nella nostra regione è presente
sino alla fascia montana inferiore; in Carso è diffuso ma non comune sui
versanti esposti a nord e sul fondo delle doline. Cresce in boschi maturi di
latifoglie decidue, su suoli argillosi profondi, molto freschi ed umiferi. Il
legname è di difficile lavorazione perché a fibre contorte, duro e tenace;
viene impiegato nella fabbricazione di arnesi sottoposti a sforzo (manici,
ruote dentate, denti di rastrello, ecc.). Il carbone, un tempo, era impiegato
in modo speciale per preparare la 'polvere da schioppo'. Dalla corteccia si
ricavano principi tintori usati per colorare in giallo ed in bruno le sete, le
lane ed il cotone. Le foglie, sia fresche che secche, forniscono un buon
foraggio per ovini e suini. Viene anche utilizzato a scopo ornamentale,
soprattutto perché si presta alla formazione di dense siepi. Il nome generico
era già utilizzato dagli antichi Romani; quello specifico allude alle foglie
vagamente simili a quelle della betulla. Forma biologica: fanerofita
scaposa. Periodo di fioritura: maggio-giugno.
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Fiori con petali. Frutto carnoso
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Foglie rosse. Petali rosa
Prunus cerasifera Ehrh. var. pissardii (Carrière) L.H.Bailey
È una cultivar ornamentale del mirabolano, molto utilizzata in parchi,
giardini e viali per le foglie di colore rosso-purpureo e per la ricca e
appariscente fioritura primaverile di colore rosa. Dal 1886 ne è
documentata la presenza in Italia, ove viene ampiamente utilizzata a scopo
ornamentale. Il nome generico, già in uso presso i Romani, è di etimologia
incerta; quello specifico allude alla somiglianza dei frutti con quelli del
ciliegio ('cerasus', nome dato dai Romani all'amarena e che deriva da
Cerasunte, località presso il Mar Nero). La varietà è dedicata a Monsieur
Pissard, curatore dei giardini imperiali dello Scià di Persia, che la scoprì e
la introdusse in Europa nella seconda metà del XIX secolo. Forma
biologica: fanerofita cespitosa/fanerofita scaposa. Periodo di fioritura:
marzo-aprile.
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Foglie verdi. Petali bianchi
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Foglie non grigio-pelose di sotto. Frutto blu, contenente un solo seme (susina)
Prunus domestica L. subsp. domestica
Il susino, proveniente dall'Asia Minore, è oggi coltivato in Europa in
diverse varietà derivanti anche da incroci. È comunemente coltivato e
subspontaneo o spontaneo in tutta Italia, dal livello del mare ai 1000 m
circa. Nella nostra regione è diffuso dalla costa ai fondovalle; in Carso non
è raro anche allo stato subspontaneo, soprattutto nelle siepi, su suoli
abbastanza freschi e profondi. I frutti possono essere consumati freschi,
secchi e utilizzati per fare marmellate. Il nome generico, già in uso presso i
Romani, è di etimologia incerta; quello specifico allude alla sua
coltivazione presso le case. Forma biologica: fanerofita scaposa (fanerofita
cespitosa). Periodo di fioritura: marzo-aprile.
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Foglie grigio-pelose di sotto. Frutto non blu, contenente più semi (mela)
Malus pumila Mill.