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Specie eurimediterranea concentrata nella parte meridionale della regione
con singole stazioni nei fondovalle. In Carso ha distribuzione
tendenzialmente bicentrica nelle aree umide dell'Isontino e del
Muggesano. Cresce in vegetazioni lacunose di coltivi e margini di strade
su suoli limoso-argillosi freschi, spesso con ristagno d'acqua, ricchi in
basi e composti azotati, con
Bidens frondosa
,
Echinochloa crus-galli
,
Persicaria maculosa
etc. Il nome generico deriva dal greco 'hélmins'
(verme) e 'théke' (teca, scatola) alludendo ai lunghi acheni
trasversalmente rugosi simili a piccoli vermi; il nome specifico in latino
significa 'simile ad un
Echium
', per la ruvidità della pianta. Forma
biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
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Squame involucrali esterne molto più strette di 6 mm
Picris hieracioides L. subsp. spinulosa (Bertol. ex Guss.) Arcang.
Entità mediterraneo-sudest-europea, in regione limitata al Carso con
poche segnalazioni storiche non confermate per il Friuli. In Carso è
comune ovunque. Cresce in vegetazioni ruderali lacunose, ai margini di
strade, su macerie, marciapiedi, basi di muri, lungo le vie, su suoli poco
profondi e ricchi in scheletro, neutro-basici, aridi d'estate, con
Crepis
rhoeadifolia
,
Daucus carota
,
Echium vulgare
etc. Il nome generico, dal
greco 'pikros' (amaro) allude al sapore molto amaro della pianta, che un
tempo veniva consumata da cotta; il nome specifico allude alla
somiglianza con alcune specie del genere
Hieracium
. Forma biologica:
emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-ottobre.
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Frutti sormontati da un becco (i frutti si vedono anche alla fioritura:
aprire il capolino ed osservare la base dei fiori con una lente!)
447
446
Frutti senza becco
448
447
Pappo appena sporgente dall'involucro. Involucro con setole giallastre. Ricettacolo glabro
Crepis setosa Haller f.
Specie eurimediterranea da noi di antica introduzione, diffusa nella parte
meridionale della regione con sparse stazioni nei fondovalle ad
orientamento nord-sud. In Carso è piuttosto diffusa e comune, ma con
ampie lacune dovute forse al breve ciclo vitale. Cresce in ambienti
ruderali lungo le strade, ai margini di coltivi, in aiuole, su suoli subaridi
sia calcarei che arenacei, ricchi in basi e composti azotati, piuttosto
umiferi, con
Bellis perennis
,
Daucus carota
,
Polygonum arenastrum
etc.
Il nome generico deriva dal greco 'krepis' (scarpa), per l'aspetto delle
foglie basali appressate al suolo (o forse per quello dei frutti). Forma
biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-settembre.
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Pappo sporgente per più di metà dall'involucro. Involucro glabro o con peli non giallastri. Ricettacolo
peloso
Crepis vesicaria L. subsp. taraxacifolia (Thuill.) Thell.
Entità mediterraneo-atlantica, da noi forse di antica introduzione e diffusa
sino ai fondovalle alpini. In Carso è comunissima ovunque. Cresce sia
negli aspetti più freschi dei prati stabili ad
Arrhenatherum
che ai margini
di strade, in aiuole, alla base di muri, in discariche etc., su suoli argillosi
per lo più carbonatici, piuttosto freschi e ricchi in composti azotati.
Rispetto alle citazioni dell'800 che la davano rara, ha avuto un forte
incremento dovuto alla crescente ruderalizzazione. Il nome generico
deriva dal greco 'krepis' (scarpa), per l'aspetto delle foglie basali
appressate al suolo (o forse per quello dei frutti). Forma biologica:
terofita scaposa/emicriptofita bienne. Periodo di fioritura: febbraio-
ottobre.
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Frutti assottigliati all'apice. Pappo bianco niveo con peli su più serie
Crepis neglecta L.