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Specie eurasiatica piuttosto diffusa in regione dalla costa ai fondovalle
rarefacendosi nella parte nordoccidentale del territorio montano. In Carso
è molto comune ovunque. Cresce in vegetazioni ruderali lacunose di
discariche, margini stradali, zone industriali dismesse, periferie urbane,
su suoli da argillosi a sabbiosi, ricchi in calcio e composti azotati, aridi
d'estate, con
Artemisia absinthium
,
Pastinaca sativa
,
Picris hieracioides
subsp.
spinulosa
etc. È tossica, soprattutto nei semi (saponine). Il nome
generico, già usato da Plinio, forse deriva dal latino 'barbascum' (barba),
per i filamenti staminali vistosamente pelosi. Forma biologica:
emicriptofita bienne. Periodo di fioritura: maggio-agosto.
546
Filamenti degli stami con peli violetti
547
547
Infiorescenze con un solo fiore all'ascella di ogni brattea. Pianta glabra o poco pelosa
Verbascum blattaria L.
Specie eurasiatica diffusa in regione dalla costa all'alta pianura, con
singole stazioni nei fondovalle. In Carso è abbastanza diffusa e comune.
Cresce in vegetazioni ruderali lacunose, in discariche, margini stradali,
scarpate, basi di muri, aiuole spartitraffico, su suoli limoso-argillosi,
moderatamente aridi, ricchi in composti azotati ed in carbonati, con
Arctium minus
,
Artemisia vulgaris
,
Plantago lanceolata
etc. È tossica,
soprattutto nei semi, per la presenza di saponine. Il nome generico, già
usato da Plinio, forse deriva dal latino 'barbascum' (barba), per i filamenti
staminali vistosamente pelosi. Forma biologica: emicriptofita bienne
(terofita scaposa). Periodo di fioritura: maggio-agosto.
547
Infiorescenze con 3-7 fiori all'ascella di ogni brattea. Piante molto pelose
Verbascum chaixii Vill. subsp. chaixii
Entità sudeuropeo-asiatica occidentale diffusa in regione dal Carso alle
Prealpi ma forse a volte confusa con la subsp
austriacum
. In Carso è
diffusa e comune. Cresce nelle radure ed orli di boschi termofili, nei
gramineti e nelle lande incespugliate, su suoli argillosi abbastanza
profondi, sia calcarei che marnoso-arenacei, aridi d'estate, con
Brachypodium rupestre
,
Campanula bononiensis
,
Elytrigia intermedia
etc. È tossica, soprattutto nei semi, per la presenza di saponine. Il nome
generico, già usato da Plinio, forse deriva dal latino 'barbascum' (barba),
per i filamenti staminali vistosamente pelosi. La specie è dedicata al
botanico francese D. Chaix (1730-1799). Forma biologica: emicriptofita
scaposa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
548
Petali bianchi, biancastri o di color bruno chiaro
549
548
Petali di altro colore
574
549
Pianta succulenta con foglie carnose
Sedum album L.
Specie submediterraneo-subatlantica diffusa in regione sino alla fascia
montana con vaste lacune nella bassa pianura. Si concentra nella parte
meridionale del Carso, rarefacendosi verso l'Isontino. Cresce in ambienti
rupestri, su muri, in grize e ghiaioni, su suoli primitivi ricchi in scheletro,
sia calcarei che marnosi ma ricchi in basi, poveri in humus ed aridi
d'estate, con
Asplenium trichomanes
s.l.,
Cerastium pumilum
,
Petrorhagia saxifraga
etc. Il nome generico è di etimologia incerta:
potrebbe derivare dal latino 'sedeo' (mi siedo) per il portamento prostrato
di molte specie, oppure con significato di sedare (calmare); il nome
specifico, dal latino 'albus' (bianco) allude al colore dei fiori. Forma
biologica: camefita succulenta. Periodo di fioritura: maggio-agosto.
549
Piante non succulente
550
550
Petali fusi tra loro almeno alla base
551
550
Petali liberi
562
551
Foglie trilobate, con 3 lobi arrotondati
Veronica hederifolia L. subsp. lucorum (Klett & Richt.) Hartl.