142
Entità subatlantica apparentemente piuttosto rara in regione, forse perché
poco osservata. In Carso non è molto diffusa ed è poco comune. Cresce ai
margini di siepi e boschetti disturbati, in giardini e parchi ombrosi, su
terreni argillosi piuttosto freschi e ricchi in composti azotati, con
Glechoma hederacea
,
Lamium maculatum
,
Prunella vulgaris
etc. Il nome
generico deriva forse dalla leggenda di Santa Veronica, la donna che pulì
il volto di Cristo con un fazzoletto prima della crocifissione, ed allude
alle venature più scure nella corolla presto caduca di alcune specie
oppure al fatto che molte specie fioriscono precocemente, durante la
settimana santa, quello specifico allude alle foglie lobate vagamente
simili a quelle dell'edera. Il nome della sottospecie deriva dal latino
'lucus' = boschetto. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di
fioritura: marzo-maggio.
551
Foglie non lobate
552
552
Fusti fioriferi senza foglie, terminati da una spiga compatta
553
552
Fusti fioriferi fogliosi, non terminati da una spiga compatta
557
553
Foglie lineari, più strette di 5 mm
Plantago holosteum Scop.
Specie mediterranea diffusa in regione dal Carso all'alto Friuli e Prealpi,
più rara nelle Alpi sino alla fascia montana inferiore. In Carso è comune
ovunque. Cresce in gramineti e lande sassose, su suoli di preferenza
calcarei, ma anche marnoso-arenacei purché ricchi in basi, poveri in
composti azotati, aridi d'estate, con
Dorycnium germanicum
,
Euphorbia
nicaeensis
,
Thesium divaricatum
etc. Il nome generico deriva dal latino
'planta' (pianta dei piedi): le specie più comuni crescono in ambienti
calpestati. Forma biologica: emicriptofita rosulata/camefita suffruticosa.
Periodo di fioritura: maggio-giugno.
553
Foglie non lineari, più larghe di 5 mm
554
554
Foglie molto più lunghe che larghe, lanceolate
555
554
Foglie ovate o ellittiche, raramente più di 3 volte più lunghe che
larghe
556
555
Pianta di luoghi disturbati e di prati pingui. Radice principale divisa in radici secondarie sottili, capillari e
contorte
Plantago lanceolata L.
Specie eurasiatica comune in regione - incluso il Carso - dalla costa alla
fascia montana. Cresce in vegetazioni erbacee seminaturali, nei prati da
sfalcio, ma anche lungo strade e nei coltivi, su suoli limoso-argillosi
piuttosto profondi, ricchi in composti azotati, con
Arrhenatherum elatius
,
Bromopsis erecta
,
Dactylis glomerata
etc. Nei pratelli aridi è sostituita
dalla subsp.
sphaerostachya
. Il nome generico deriva dal latino 'planta'
(pianta dei piedi): le specie più comuni crescono in ambienti calpestati.
Per la presenza di aucubina la pianta è efficace contro le punture degli
insetti. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di fioritura:
aprile-agosto.
555
Pianta di prati aridi. Radice principale divisa in radici secondarie grosse (sino a 1 mm) e diritte, più o
meno parallele
Plantago argentea Chaix subsp. liburnica Ravnik
Entità illirico-nordadriatica a distribuzione regionale prealpico-carsica
estesa all'alta pianura, con rare stazioni nelle Alpi fino alla fascia
montana inferiore. In Carso è comune ovunque. Cresce nella landa
(
Carici-Centaureetum
), su suoli calcarei ricchi in scheletro e subaridi
d'estate, con
Carex humilis
,
Jurinea mollis
,
Thalictrum minus
etc. Il
nome generico, di derivazione latina, allude sia alla forma delle foglie
('planta' = pianta del piede) che alla predilezione di alcune specie per
ambienti calpestati. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di
fioritura: giugno-agosto.
556
Foglie a base troncata o cuoriforme, glabre o con peli sparsi. Spighe spesso interrotte alla base. Stami con