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Specie eurimediterranea talvolta di antica introduzione al di fuori
dell'areale primario, diffusa in regione dal Carso alle Prealpi con qualche
rara stazione nei fondovalle alpini. In Carso è comune negli aspetti più
caldi delle lande ed in vegetazioni ruderali e segetali, su suoli calcarei o
limoso-argillosi, aridi d'estate. Nelle vegetazioni secondarie sia associa
ad
Allium vineale
,
Fumaria officinalis
,
Veronica persica
etc. Il nome
generico potrebbe derivare dal sanscrito 'mushka' (testicolo), a causa
della forma dei bulbi o dell'odore muschiato dei fiori; il termine 'odore
muschiato' non ha nulla a che vedere con i muschi: significa simile a
quello delle ghiandole paratesticolari di alcuni mammiferi, usate per
produrre profumi sin da tempi antichissimi; il nome specifico in latino
significa 'chiomato' ed allude al ciuffo di fiori sterili che sormonta
l'infiorescenza. I bulbi sono commestibili previa cottura e sono utilizzati
soprattutto in Puglia (lampascioni). Forma biologica: geofita bulbosa.
Periodo di fioritura: aprile-giugno.
590
Infiorescenza non terminata da un ciuffo di fiori sterili lungamente
peduncolati. Filamenti staminali disposti in una sola serie
591
591
Foglie in numero di 2-5, di solito più brevi del fusto
Muscari botryoides (L.) Mill. subsp. botryoides
Specie eurimediterranea piuttosto diffusa in regione dal Carso all'alta
pianura fino alla fascia montana. In Carso è comune. Cresce in gramineti
e lande rupestri, su suoli sia calcarei che limoso-argillosi, piuttosto
umiferi e freschi ma subaridi d'estate, da basici a subacidi, con
Carex
humilis
,
Crocus reticulatus
,
Potentilla acaulis
subsp.
tommasiniana
etc.
In Carso appare anche la specie diploide
M. kerneri
, con locus classicus
nell'alta Via Commerciale. Il nome generico potrebbe derivare dal
sanscrito 'mushka' (testicolo), a causa della forma dei bulbi o dell'odore
muschiato dei fiori; il termine 'odore muschiato' non ha nulla a che
vedere con i muschi: significa simile a quello delle ghiandole
paratesticolari di alcuni mammiferi, usate per produrre profumi sin da
tempi antichissimi; il nome specifico in greco significa 'simile ad un
grappolo'. I bulbi sono commestibili previa cottura. Forma biologica:
geofita bulbosa. Periodo di fioritura: marzo-maggio.
591
Foglie numerose, più di 5, più lunghe del fusto
Muscari neglectum Guss. ex Ten.
Specie eurimediterranea concentrata nella parte meridionale della
regione. In Carso è piuttosto diffusa e comune. Cresce in vegetazioni
arvensi, talvolta nelle lande più calde, su suoli calcarei o limoso-argillosi
piuttosto profondi, subaridi d'estate, con
Allium vineale
,
Erodium
cicutarium
,
Geranium dissectum
etc. (
Geranio-Allietum
). Il nome
generico potrebbe derivare dal sanscrito 'mushka' (testicolo), a causa
della forma dei bulbi o dell'odore muschiato dei fiori; il termine 'odore
muschiato' non ha nulla a che vedere con i muschi: significa simile a
quello delle ghiandole paratesticolari di alcuni mammiferi, usate per
produrre profumi sin da tempi antichissimi. I bulbi sono commestibili
prvia cottura. Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura:
marzo-giugno.
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Petali 4
593
592
Petali 5 o più
595
593
Foglie non trilobate Capsula appiattita, biloba all'apice e quindi cuoriforme all'apice
Veronica persica Poir.