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Il pioppo nero è un albero eurasiatico-sudeuropeo diffuso in tutta la
regione sino ai fondovalle. In Carso è comune ma raramente abbondante.
Viene spesso confuso con ibridi introdotti chiamati
Populus ×
canadensis
. Cresce in stazioni umide ma spesso anche in luoghi
disturbati, su suoli da ghiaioso-sabbiosi a limoso-argillosi, con
Populus ×
canescens
e
Salix alba
e nei siti più disturbati con l'introdotto
Ulmus
pumila
. Il nome generico, di etimologia incerta, era già in uso presso gli
antichi Romani, quello specifico allude alla corteccia più scura di quella
di altre specie congeneri. Dal legno si ottiene un'ottima pasta da carta; è
impiegato inoltre nella fabbricazione di fiammiferi, compensati e
truciolati. Il portamento maestoso lo rende adatto come pianta
ornamentale. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura:
marzo-aprile.
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Corona cilindrica, colonnare, simile a quella del cipresso
Populus nigra L. var. italica Moench
Caratteristica cultivar del pioppo nero con corona cilindrica, simile a
quella del cipresso. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di
fioritura: marzo-aprile.
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Foglie a base più o meno cuoriforme
54
53
Foglie a base non cuoriforme
58
54
Foglie a margine intero. Fiori roseo-porporini
Cercis siliquastrum L. subsp. siliquastrum
L'albero di Giuda, originario del Mediterraneo orientale, è spesso
coltivato in parchi e giardini con una certa tendenza a rinselvatichirsi
osservata soprattutto nella parte litoranea e sud-orientale della regione. In
Carso è abbastanza frequente allo stato subspontaneo presso le aree
urbane in siepi e boschetti disturbati, su suoli di solito calcarei, ricchi in
scheletro e aridi d'estate, con
Acer campestre
,
Fraxinus ornus
,
Robinia
pseudacacia
etc. Il nome volgare fa riferimento alla leggenda secondo la
quale Giuda si sarebbe impiccato su quest'albero. È una specie molto
usata a scopo ornamentale. Grazie alla sua frugalità può essere impiegata
come pianta pioniera nei rimboschimenti. Forma biologica: fanerofita
scaposa. Periodo di fioritura: marzo-aprile.
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Foglie a margine dentato. Fiori non roseo-porporini
55
55
Foglie più strette di 5 cm. Picciolo più breve di 1 cm. Petali bianchi. Frutto carnoso a drupa, nero a
maturità
Prunus mahaleb L. s.l.
Il ciliegio canino è un arbusto submediterraneo diffuso in regione dal
Carso alle Prealpi con qualche stazione sui versanti meridionali delle
Alpi. In Carso - ove sembra esserci solo la subsp.
fiumense
- è comune
ovunque ed abbondante presso la costa. Cresce in boschi radi, macchie,
siepi, nei mantelli di boschi termofili, anche pioniero sulle grize, su suoli
di solito calcarei e spesso sassosi, con
Cotinus coggygria
,
Frangula
rupestris
,
Rubus ulmifolius
etc. Il nome specifico deriva dall'arabo.
Forma biologica: fanerofita cespitosa (fanerofita scaposa). Periodo di
fioritura: aprile-maggio.
55
Foglie solitamente più larghe di 5 cm. Picciolo più lungo di 1 cm.
Petali assenti o non bianchi. Frutto secco o carnoso a mora, mai nero
a maturità
56
56
Alberi più alti di 10 m a maturità. Frutti portati da un lungo peduncolo munito di ala trasversale
Tilia cordata Mill.