Page 32 - Base

Basic HTML Version

32
108
Piante non spinose né urticanti
111
109
Pianta con fusti lunghissimi e volubili che si arrampicano sui substrati, di solito più alta di 2 m
Humulus lupulus L.
Il luppolo è una specie eurasiatico-nordamericana diffusa e localmente
comune in regione dalla costa ai fondovalle. In Carso è abbastanza
comune ma solo localmente abbondante. Originaria di boschi alluvionali
periodicamente inondati, si è trasferita in siti ruderali su suoli limoso-
argillosi freschi e piuttosto profondi, ricchi in composti azotati,
associandosi a
Rubus caesius
,
Sambucus nigra
,
Solanum dulcamara
etc.
Il nome generico deriva da quello altogermanico della pianta (humel),
utilizzata per la produzione della birra. I germogli sono commestibili.
Forma biologica: fanerofita lianosa. Periodo di fioritura: maggio-agosto.
109
Piante con fusti non volubili, di solito più basse di 1.5 m
110
110
Pianta spinosa. Fiori con petali, disposti in capolini
Dipsacus fullonum L.
Specie eurimediterranea, da noi di probabile antica introduzione, in
regione concentrata in pianura con singole stazioni nei fondovalle delle
Alpi. In Carso è diffusa ma non molto comune. Cresce in vegetazioni
ruderali lungo le strade, in discariche e coltivi abbandonati, su suoli
limoso-argillosi neutro-basici, piuttosto freschi e ricchi in composti
azotati, con
Artemisia verlotiorum
,
A. vulgaris
,
Cirsium vulgare
etc. l
nome generico deriva dal greco 'dipsa' (sete), per le foglie concresciute in
basso a formare una cisterna in cui si accumula l'acqua piovana. Il nome
specifico deriva da quello del luogo ove nel medioevo si effettuava il
finissaggio delle stoffe (fullonica). In effetti la pianta è stata utilizzata
nella lavorazione della lana fin dai tempi degli Egizi e fu per questo
ampiamente coltivata in diverse parti d'Italia. Forma biologica:
emicriptofita bienne (terofita scaposa). Periodo di fioritura: giugno-
agosto.
110
Pianta urticante. Fiori senza petali, non disposti in capolini
Urtica dioica L. subsp. dioica
L'ortica comune è una specie eurasiatica comunissima in regione dalla
costa alla fascia subalpina. In Carso è comune ovunque. Origina dalle
schiarite di boschi freschi visitate da grandi mammiferi (depositi di
urina), da cui è passata a vegetazioni ruderali nitrofile su suoli limoso-
argillosi freschi, molto ricchi in composti azotati, ove si associa ad
Arctium minus
,
Parietaria officinalis
,
Rumex
sp.pl. etc. Il nome generico
deriva dal latino 'urere' = bruciare. Le foglie sono commestibili previa
cottura. Fino al XVIII secolo le fibre dei fusti servivano per produrre
corde. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura:
maggio-novembre.
111
Pianta laticifera (attenzione! lavarsi le mani dopo averla toccata: il latice è irritante per le mucose)
Euphorbia lathyris L.
Specie di origine mediterraneo-asiatica, da noi di antica introduzione ed
inselvatichita, un tempo coltivata per tenere lontane le talpe (azione non
comprovata). In regione è abbastanza diffusa in pianura, ma sporadica e
con ampie lacune. In Carso è diffusa ma non comune. Cresce in siti
ruderali presso gli abitati, lungo le vie, nei coltivi abbandonati, a volte
lungo massicciate ferroviarie, su suoli da freschi ad aridi, ricchi in
composti azotati, con
Anagallis arvensis
,
Cirsium arvense
,
Mercurialis
annua
etc. Il latice è velenoso ed irritante per le mucose. Forma
biologica: emicriptofita bienne. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
111
Piante non laticifere
112
112
Fiori senza petali
113
112
Fiori con petali
115
113
Pianta con fusti volubili. Almeno alcune foglie profondamente lobate