Page 36 - Base

Basic HTML Version

36
Entità subatlantica apparentemente piuttosto rara in regione, forse perché
poco osservata. In Carso non è molto diffusa ed è poco comune. Cresce ai
margini di siepi e boschetti disturbati, in giardini e parchi ombrosi, su
terreni argillosi piuttosto freschi e ricchi in composti azotati, con
Glechoma hederacea
,
Lamium maculatum
,
Prunella vulgaris
etc. Il nome
generico deriva forse dalla leggenda di Santa Veronica, la donna che pulì
il volto di Cristo con un fazzoletto prima della crocifissione, ed allude
alle venature più scure nella corolla presto caduca di alcune specie
oppure al fatto che molte specie fioriscono precocemente, durante la
settimana santa, quello specifico allude alle foglie lobate vagamente
simili a quelle dell'edera. Il nome della sottospecie deriva dal latino
'lucus' = boschetto. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di
fioritura: marzo-maggio.
126
Foglie più lunghe che larghe. Stami più di 2
127
127
Foglie a base debolmente cuoriforme. Fiori in fascetti peduncolati disposti all'ascella delle foglie superiori
Vincetoxicum hirundinaria Medik. s.l.
Specie eurasiatica diffusa in regione dalla costa alla fascia montana. In
Carso è comune ovunque. Cresce ai margini di boschi e siepi, in grize e
macereti ombreggiati, su suoli limoso-argillosi ricchi in calcio, aridi
d'estate, spesso poveri in humus, con
Brachypodium rupestre
,
Cnidium
silaifolium
,
Verbascum chaixii
subsp.
chaixii
etc. Per il Carso sono state
segnalate anche le sottospecie
contiguum
e
laxum
. Il nome generico
allude alle presunte proprietà come antidoto contro i veleni, ma la pianta
contiene glicosidi ad azione tossica. Forma biologica: emicriptofita
scaposa. Periodo di fioritura: maggio-agosto.
127
Foglie a base non cuoriforme. Fiori non disposti in fascetti
peduncolati all'ascella delle foglie
128
128
Petali a lembo intero e fiori più stretti di 1 cm
Arenaria serpyllifolia L. subsp. serpyllifolia
Entità sudeuropea oggi divenuta subcosmopolita, ampiamente diffusa in
tutta la regione compreso il Carso ove è comune. Cresce in vegetazioni
pioniere di piante annuali lungo sentieri e presso gli abitati, sulla sommità
di muretti a secco, anche in lacune della landa, su suoli ricchi in basi,
dissodati o in abbandono, con
Catapodium rigidum
,
Cerastium pumilum
,
Saxifraga tridactylites
etc. Il nome specifico significa 'con foglie simili a
quelle del timo'. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura:
marzo-ottobre.
128
Petali a lembo bilobo, bifido, dentato o sfrangiato oppure se intero
allora fiori più larghi di 1 cm
129
129
Sepali fusi tra loro
130
129
Sepali liberi
135
130
Petali a lembo da dentellato a sfrangiato
131
130
Petali a lembo da bilobato a bifido
132
131
Petali con lembo sfrangiato per almeno 1/3
Dianthus monspessulanus L.
Specie sudeuropea con distribuzione regionale tendenzialmente alpico-
carsica estesa sino alla fascia montana inferiore. In Carso è più diffusa
nella parte sudorientale, manca nell'Isontino ma riappare sul M. Sabotino.
Cresce ai margini di boschi aperti, su suoli abbastanza profondi ma di
solito ricchi in scheletro, basici e piuttosto umiferi, con
Iris graminea
,
Paeonia officinalis
s.l.,
Pseudolysimachion barrelieri
etc. Il nome
generico deriva dal greco 'Diòs' (Dio, Giove) e 'anthos' (fiore) e significa
dunque 'fiore di Giove'; il nome specifico allude alla città di Montpellier.
Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-
agosto.