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Specie submediterranea diffusa in quasi tutta la regione dalla costa alla
fascia montana. In Carso è comune quasi ovunque. Cresce in boschi
molto aperti e nelle lande, su suoli argillosi sciolti e ricchi in scheletro,
subaridi, da basici a subacidi, con
Galium lucidum
,
Ononis spinosa
,
Plantago media
etc. Il nome specifico significa in greco 'piccola quercia'
ed allude alla forma delle foglie. La pianta è debolmente tossica in tutte
le sue parti, anche se a volte è utilizzata per le sue proprietà amaricanti,
aperitive e digestive. Forma biologica: camefita suffruticosa. Periodo di
fioritura: maggio-luglio.
173
Piante erbacee. Fiori solitamente blu-violetti
174
174
Fusto peloso tutt'attorno nella metà superiore. Pianta senza stoloni
Ajuga genevensis L.
Specie eurasiatica ad ampia distribuzione regionale. Diffusa in tutto il
Carso, è però molto meno comune di
A. reptans
. Cresce in vegetazioni
ruderali, più raramente in gramineti, su suoli per lo più calcarei, subaridi,
non molto ricchi in composti azotati, con
Bromopsis erecta
,
Convolvulus
arvensis
,
Elytrigia repens
etc. Il nome generico forse deriva dal latino
'abigere' (togliere via, abortire), per l'uso nella medicina popolare, il
nome specifico si riferisce alla città di Ginevra. Forma biologica:
emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-luglio.
174
Fusto peloso su facce opposte nella metà superiore. Pianta con lunghi stoloni striscianti
Ajuga reptans L.
Specie europea diffusa in tutta la regione sino alla fascia montana. In
Carso è comune ovunque. È forse originaria dalle radure dei boschi
mesofili, ma essendo in grado di riprodursi vegetativamente per stoloni è
oggi comunissima in ambienti disturbati come parchi, giardini ed aiuole
ove l'influenza dell'uomo ha eliminato le specie concorrenti. Cresce su
suoli argillosi piuttosto freschi ed abbastanza ricchi in composti azotati.
Un tempo era usata per curare le ferite. Il nome generico forse deriva dal
latino 'abigere' (togliere via, abortire), per l'uso nella medicina popolare,
il nome specifico in latino significa 'strisciante', ed allude ai lunghi
stoloni. Forma biologica: emicriptofita reptante. Periodo di fioritura:
aprile-giugno.
175
Labbro superiore non ripiegato a cappuccio
176
175
Labbro superiore ripiegato a cappuccio
182
176
Calice non bilabiato, con denti più o meno uguali
177
176
Calice bilabiato, con denti ineguali, 3 da una parte, 2 dall'altra
178
177
Foglie a base cuoriforme. Fiori appaiati
Glechoma hederacea L.
Specie eurasiatica diffusa in tutta la regione sino alla fascia montana
inferiore. In Carso è comune ovunque. Originariamente legata a boschi
alluvionali inondati, cresce oggi in vegetazioni ruderali, orli boschivi
disturbati, margini di siepi, su suoli limoso-argillosi freschi, umiferi,
sciolti, ricchi in basi e composti azotati, con
Brachypodium sylvaticum
,
Potentilla indica
,
Prunella vulgaris etc
. La pianta è leggermente tossica
(glechomina), soprattutto per gli animali. Il nome generico era già in uso
presso gli antichi Greci per una pianta simile alla menta, quello specifico
allude al portamento tappezzante simile a quello dell'edera. Forma
biologica: emicriptofita reptante. Periodo di fioritura: marzo-giugno.
177
Foglie attenuate verso la base. Fiori disposti in fascetti di più di 2
Satureja montana L. subsp. variegata (Host) P.W. Ball