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Entità eurasiatico-sudeuropea diffusa ovunque in regione sino alla fascia
montana e comune anche in Carso. Cresce con tendenza gregaria ai
margini di boscaglie, arbusteti e siepi, nelle praterie in fase di
incespugliamento, su suoli moderatamente freschi ma esposti a siccità
estiva, ricchi in basi e in argille, con
Inula spiraeifolia
,
Pseudolysimachion barrielieri
,
Veronica jacquinii
etc. Il nome generico
deriva dal greco 'klinos' (letto) e 'pous' (piede), per la forma dei fiori che
a Linneo ricordavano i piedi di un letto; il nome specifico deriva dal
latino 'vúlgus' (volgo) e significa 'comune', 'diffuso', 'frequente'. Forma
biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
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Fiori chiaramente peduncolati, disposti in brevi infiorescenze ramificate
Calamintha ascendens Jord.
Specie vicariante di
C. sylvatica
in Europa meridionale. In regione è
diffusa dalle Prealpi al Carso, spesso con caratteri transizionali rispetto a
C. sylvatica
. In Carso sembra abbastanza diffusa. Cresce negli orli delle
quercete termofile e dei boschetti a nocciolo, su suoli argillosi piuttosto
profondi, freschi ed umiferi, spesso con
Salvia glutinosa
. Tutte le parti
della pianta contengono un olio essenziale costituito principalmente da
mentolo, borneolo ed altri componenti terpenici ed hanno un aroma che
ricorda quello della menta, ma è più intenso e canforato. Le foglie
vengono spesso raccolte come condimento. Forma biologica:
emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-ottobre.
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Arbusto. Foglie con forte odore di salvia
Salvia officinalis L.
La salvia comune è una specie mediterranea a gravitazione orientale, in
regione spontanea solo nella costiera triestina ove forma una gariga
impoverita rispetto a quelle delle coste dalmate (
Stipo-Salvietum
). Cresce
in luoghi assolati ed aridi, in vegetazioni pioniere aperte su litosuoli
calcarei, in fessure delle rocce, grize, campi solcati, con
Euphorbia
fragiferai
,
Stipa bromoides
,
Teucrium flavum
etc. È ampiamente usata
come spezia e per le sue proprietà curative, ed è coltivata negli orti di
tutta la regione. Il nome generico deriva dal latino 'salvus', ed allude alle
proprietà medicinali. Forma biologica: camefita suffruticosa. Periodo di
fioritura: marzo-maggio.
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Piante erbacee. Foglie odorose o no, ma senza odore di salvia
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Calice bilabiato, con denti ineguali, 3 da una parte, 2 dall'altra
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183
Calice non bilabiato, con denti più o meno uguali
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Infiorescenze ovate, più brevi di 10 cm. Stami 4
Prunella vulgaris L. subsp. vulgaris
Specie eurasiatica oggi divenuta subcosmopolita, diffusa in regione dalla
costa alla fascia subalpina ma progressivamente meno comune verso
l'alto. In Carso è comune ovunque. Cresce nei prati pingui ed in
vegetazioni disturbate di parchi, giardini, aiuole, su suoli limoso-argillosi
freschi ed umiferi, ricchi in composti azotati, subneutri, con
Lolium
perenne
,
Plantago major
,
Ranunculus repens
etc. L'etimologia del nome
generico è incerta: alcuni la fanno derivare da una antica voce tedesca
'Breune' o 'Braune' (angina o tonsillite) altri da 'bruno' per il colore
bruniccio dei fiori quando l'infiorescenza appassisce. Forma biologica:
emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-ottobre.
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Infiorescenze allungate, più lunghe di 10 cm. Stami 2 (lente!)
Salvia pratensis L. s.l.