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Il ginepro comune è un arbusto eurasiatico diffuso in regione - con lacune
in pianura - sino alla fascia montana, più in alto vicariato dalla subsp.
alpina
. La var.
intermedia
è presente nell'Istria montana e nelle Prealpi
friulane. In Carso è comune quasi ovunque. Cresce in arbusteti pionieri o
in boschi molto aperti in cui la sua frequenza aumenta con la profondità
dei suoli e con l'altitudine, su suoli argillosi da subaridi a freschi, spesso
decalcificati e quindi da neutri a subacidi, con
Cotinus coggygria
,
Frangula rupestris
,
Rosa agrestis
etc. Il nome generico, già in uso presso
gli antichi, è di origine controversa; forse deriva dal latino 'iùnix'
(giovenca) e 'pàrio' (do alla luce) alludendo al fatto che
Juniperus sabina
veniva somministrato alle vacche per favorire il parto, oppure da 'iùnior'
(più giovane) 'pàrio' (do alla luce) perché produce sempre nuovi
germogli. Il legno duro e compatto è ricercato per lavori di ebanisteria e
per la costruzione di utensili. Con i galbuli si aromatizzano le acquaviti di
cereali, ottenendo il famoso 'gin'. I galbuli possiedono anche proprietà
balsamiche e sono utilizzati nelle affezioni delle vie respiratorie e
urinarie. Forma biologica: fanerofita cespitosa. Periodo di fioritura:
febbraio-aprile.
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Foglie opposte
7
6
Foglie alterne
26
7
Pianta attaccata ai rami e tronchi di altre piante legnose
Loranthus europaeus Jacq.
Specie delle zone temperate dell'Europa centrale e balcanica, con
distribuzione estesa sino al Caucaso, presente in gran parte della penisola
italiana, in Friuli Venezia Giulia ed in Sicilia. È una pianta emiparassita,
cioè è in grado di effettuare la fotosintesi, ma a spese dell'acqua e dei sali
minerali della pianta ospite. Non possiede normali radici ma degli austori
che si infiltrano nei tessuti dell'ospite. Si sviluppa sui rami legnosi di
diverse specie di
Quercus
ma anche su vetusti esemplari di
Castanea
sativa
e
Olea europaea
. In alcuni casi può arrivare a colonizzare l'intera
pianta ospite, causandone il deperimento. Forma biologica: fanerofita
epifita. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Piante radicanti al suolo
8
8
Piante lianose, rampicanti o volubili
9
8
Alberi o arbusti
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Foglie composte. Corolla a simmetria raggiata. Frutto secco
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Foglie intere. Corolla a simmetria bilaterale. Frutto carnoso
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Foglie semplicemente pennate. Petali pelosi su entrambe le facce. Frutti con resta di 2-3 cm
Clematis vitalba L.
Specie europea diffusa in tutta la regione sino alle faggete termofile. In
Carso è presente ovunque. È la liana più comune nelle boscaglie carsiche
ove può formare intrichi impenetrabili, soprattutto in forre fresche ed
umide. Appare - spesso con l'edera - anche in ambienti urbani. Con
Rubus ulmifolius
ricopre spesso i muretti secchi del Carso, nell'estremo
stadio di degradazione del mantello forestale (
Clematido-Rubetum
). Il
nome generico deriva dal greco 'klematis' diminutivo di 'klêma' (tralcio di
vite) in riferimento al portamento della pianta. La pianta è tossica in tutte
le sue parti per la presenza di protoanemonina. Forma biologica:
fanerofita lianosa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
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Foglie 2-pennato-sette. Petali pelosi solo sulla faccia inferiore (lente!). Frutti con resta di 1-2 cm
Clematis flammula L.