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Specie circumboreale-temperata diffusa in tutta la regione sino alla fascia
montana. In Carso è comune ovunque. È un po' meno termofila e più
xerofila di
A. verlotiorum
. Colonizza terreni mesici ricchi in composti
azotati, in ambienti fortemente disturbati quali margini di strade,
discariche, campi abbandonati etc., con
Arctium minus
,
Artemisia
absinthium
,
Urtica dioica
etc. Una singola pianta è in grado di produrre
sino a 700.000 frutti. È ancor oggi usata come spezia e digestivo, anche
se è tossica quando consumata in grandi quantità. Il nome generico era
già in uso presso i Greci antichi ma è di etimologia incerta: potrebbe
riferirsi alla dea Artemide (Diana) o alla regina Artemisia, moglie di
Mausolo, re di Caria. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di
fioritura: luglio-ottobre.
254
Squame dell'involucro del capolino senza appendice a ventaglio all'apice
Serratula tinctoria L. subsp. tinctoria
Specie eurosiberiana diffusa in regione sino alla fascia montana inferiore
con lacune in pianura. In Carso è diffusa ma non molto comune. Cresce
in boschi mesofili ed ai loro margini, in praterie con aspetto di brughiera,
su suoli argillosi freschi, abbastanza profondi, da neutri a subacidi, poveri
in composti azotati, con
Calluna vulgaris
,
Sesleria autumnalis
,
Tanacetum corymbosum
etc. Il nome generico si riferisce alle foglie
dentate, quello specifico alla presenza di sostanze coloranti gialle un
tempo usate per tingere le stoffe. Forma biologica: emicriptofita scaposa.
Periodo di fioritura: agosto-ottobre.
254
Squame dell'involucro del capolino con un'appendice a ventaglio all'apice
Centaurea stoebe L. s.l.
Specie dell'Europa meridionale, diffusa in quasi tutte le aree planiziali
della Regione e sul Carso Triestino. Cresce in prati aridi a carattere
steppico. Il nome generico, di antico uso, è di etimologia incerta:
potrebbe riferirsi al mitologico centauro Chirone oppure essere assonante
con il greco 'kéntron' (pungolo) per la forma dei boccioli. Forma
biologica: emicriptofita bienne. Periodo di fioritura: giugno-luglio.
255
Corolla a simmetria bilaterale
256
255
Corolla a simmetria raggiata
280
256
Foglie palmato-divise
Dorycnium herbaceum Vill.
Specie mediterraneo-pontica, molto più diffusa in regione di
D.
germanicum
, dalla costa alla fascia montana inferiore. In Carso si
concentra nelle aree con flysch, ove tende a sostituire
D. germanicum
.
Cresce in gramineti e lande, a volte anche sui fondi di doline aperte, su
terra rossa o suoli argillosi decalcificati, con
Bothriochloa ischaemum
,
Chrysopogon gryllus
,
Molinia coerulea
subsp.
arundinacea
etc. Il nome
del genere potrebbe derivare dall'antica usanza di sfregare con una pianta
la punta della lancia ('dory') per rendere difficoltosa la guarigione dei
nemici, e veniva usato dai Romani e Greci per indicare piante non
identificate. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura:
maggio-luglio.
256
Foglie pennato-divise
257
257
Corolla con alla base un'estroflessione a forma di sacco
Fumaria officinalis L. subsp. officinalis