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Specie eurasiatico-temperata diffusa in tutta la regione sino alla fascia
montana inferiore. In Carso è comunissima. Originaria di alvei fluviali
(canneti disturbati) è poi passata a vegetazioni ruderali quali margini di
boschetti disturbati, siepi, discariche, coltivi etc., su suoli limoso-argillosi
piuttosto freschi e profondi, ricchi in composti azotati, da neutri a
subacidi, con
Calystegia sepium
,
Humulus lupulus
,
Rubus caesius
etc. Il
nome generico deriva dal latino 'solamen' = sollievo, ma la dulcamara è
velenosa per l'alto contenuto in solanina dei frutti acerbi. Forma
biologica: nanofanerofita. Periodo di fioritura: aprile-luglio.
280
Piante con fusti non scandenti
281
281
Infiorescenza ad ombrella composta
282
281
Infiorescenza non ad ombrella composta
292
282
Foglie semplicemente pennate
283
282
Foglie 2-4-pennate
284
283
Foglie più larghe di 10 cm. Frutto appiattito ed alato al margine
Heracleum sphondylium L. subsp. sphondylium
Entità europea diffusa in regione sino alla fascia montana inferiore sopra
la quale è sostituita dalle subsp.
elegans
e
pyrenaicum
. In Carso appare
solo la subsp. sphondylium, che è comune ma mai abbondante. Cresce in
prati pingui, vegetazioni ruderali, orli di boschetti nitrofili a sambuco, su
suoli limoso-argillosi freschi ed umiferi, piuttosto profondi, ricchi in basi
e composti azotati, con
Arctium minus
,
Chaerophyllum temulum
,
Urtica
dioica
etc. Il nome generico allude ad Eracle (Ercole), in riferimento alle
dimensioni notevoli di alcune specie; il nome specifico in greco significa
'vertebra', in riferimento al fusto con nodi ingrossati, simili a vertebre.
Considerata in passato una panacea e rimedio per tutti i mali, contiene
bergaptene, una furanocumarina che può provocare reazioni
fotoallergiche: anche il solo contatto, in soggetti sensibili, può causare
vesciche ed arrossamenti soprattutto dopo l'esposizione alla luce solare.
Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-
ottobre.
283
Foglie più strette di 10 cm. Frutto senza ali
Pimpinella saxifraga L.
Specie eurasiatico-sudeuropea diffusa in regione sino alla fascia montana
inferiore con lacune nella bassa pianura. In Carso è comune ovunque.
Cresce in vegetazioni prative seminaturali, ai margini di boscaglie e siepi,
su suoli sia calcarei che marnoso-arenacei, da basici a subacidi, poveri in
humus e composti azotati, con
Medicago prostrata
,
Petrorhagia
saxifraga
,
Sanguisorba minor
etc. Le giovani foglie sono commestibili,
la radice era un tempo impiegata nella medicina popolare come rimedio
contro la tosse. L'etimologia del nome generico è incerta: potrebbe
derivare da una corruzione del latino 'bipennella' (bipennata) per le
foglioline accoppiate sulla rachide fogliare. Forma biologica:
emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
284
Petali gialli
285
284
Petali bianchi (raramente rosati)
286
285
Frutto ovale, appiattito, alato al margine. Pianta con odore diverso da quello del finocchio
Ferulago campestris (Besser) Grecescu
Specie sudest-europea, in regione diffusa nell'alta e media pianura, Collio
e Carso, ove è frequente. Cresce negli aspetti meno aridi dei gramineti e
nei bordi di boschi termofili, su suoli calcarei, ma anche su marne ed
arenarie ricche in basi, con
Dictamnus albus
,
Knautia illyrica
,
Scorzonera villosa
etc. Il nome generico significa 'simile a
Ferula
',
un'altra Apiacea i cui fusti venivano usati dai pastori per ottenere leggeri
bastoni con cui picchiare il bestiame. Il nome specifico del sinonimo
Ferulago galbanifera
allude al galbanum, una resina antichissima
ottenuta da
Ferula
. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di