76
fioritura: luglio-agosto.
285
Frutto cilindrico, senza ali. Pianta con odore di finocchio
Foeniculum vulgare Mill.
Il finocchio è una specie eurimediterranea da noi introdotta anticamente
ed oggi diffusa dall'alta pianura ai fondovalle, ma più frequente nella
parte sudoccidentale della regione. In Carso è comune in vegetazioni
ruderali presso gli abitati, lungo le strade, in discariche etc., su suoli
abbastanza profondi e ricchi in composti azotati, con
Artemisia vulgaris
,
Daucus carota
,
Elytrigia repens
etc. (
Foeniculo-Artemisietum
). Sulle
falesie di Duino cresce la subsp.
piperitum
, pianta perenne mediterranea
da cui deriva l'annuale e coltivata subsp.
vulgare
, frequentemente
coltivata sia per le guaine fogliari commestibili che per i frutti fortemente
aromatici. Il nome generico era già in uso presso i Romani, il nome
specifico deriva dal latino 'vúlgus' (volgo) e significa 'comune', 'diffuso',
'frequente'. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura:
giugno-agosto.
286
Frutto coperto da aculei
287
286
Frutto non coperto da aculei
289
287
Brattee alla base dell'ombrella ramoso-trifide
Daucus carota L. subsp. carota
Questa è la forma selvatica della carota coltivata, originaria dalla parte
meridionale dell'Eurasia ma oggi diffusa nelle zone temperate di tutto il
mondo. In regione è comune ovunque sino alla fascia montana. Cresce
sia negli aspetti più aridi dei prati da sfalcio che in vegetazioni ruderali
presso gli abitati (
Dauco-Melilotion
), su suoli non molto profondi ma
ricchi in basi e composti azotati, con
Crepis rhoeadifolia
,
Echium
vulgare
,
Melilotus
sp.pl. La radice era conosciuta sin dall'antichità e
Plinio la cita per le proprietà cicatrizzanti, diuretiche e digestive. Le
carote 'antiche' erano però sottili e nodose, con gusto acre e polpa
biancastra 'dura come pietra', in quanto la selezione delle carote coltivate
oggi iniziò nel XVI secolo. Forma biologica: emicriptofita bienne.
Periodo di fioritura: aprile-ottobre.
287
Brattee assenti od intere
288
288
Brattee assenti o in numero di 1-2. Frutto lungo 3-5 mm. Spine del frutto ripiegate ad uncino (binoculare!)
Torilis arvensis (Huds.) Link subsp. arvensis
Specie sudeuropea diffusa in regione dalla costa all'alta pianura con
alcune stazioni nei fondovalle delle Alpi. In Carso è piuttosto diffusa e
comune. Cresce negli orli di boschi termofili ed in ambienti ruderali
come ai margini di strade e sentieri, su suoli da sassosi a limosi, ricchi in
basi, piuttosto aridi d'estate, con
Artemisia vulgaris
,
Ballota nigra
subsp.
meridionalis
,
Lamium maculatum
etc. Il nome generico ha etimologia
incerta; il nome specifico in latino significa 'dei campi arati'. Forma
biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
288
Brattee in numero di 4-6(-12). Frutto lungo 2-3 mm. Spine del frutto ricurve ma non ripiegate ad uncino
Torilis japonica (Houtt.) DC.
Specie autoctona - nonostante il nome - ed oggi divenuta subcosmopolita,
abbastanza diffusa in regione ma con ampie lacune nelle Alpi e nella
bassa pianura. In Carso è comune quasi ovunque. Cresce negli orli
disturbati di boschetti termofili alla periferia di abitati, su suoli argillosi
freschi, sciolti, umiferi, ricchi in basi e composti azotati, con
Geranium
robertianum
,
Geum urbanum
,
Lapsana communis
etc. (
Toriletum
japonicae
). Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura:
giugno-luglio.
289
Frutto appiattito ed allargato al margine in 2 ali
290