Stagni_Sardegna_Book_ita - page 158

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Olea europaea
L.
L'olivo è l'albero mediterraneo per eccellenza; originario delle regioni
mediterranee e dell'Asia minore, è stato utilizzato e diffuso fin dall'antichità per
l'estrazione dell'olio e per l'impiego diretto dei frutti nell'alimentazione. In Italia
è spontaneo o coltivato in tutta l'area mediterranea, dal livello del mare ai 900 m
circa. Si rinviene al margine degli stagni temporanei sardi a contatto con la
macchia mediterranea. L'olivo coltivato ha portamento arboreo, ed è derivato
dall'oleastro, la forma spontanea, che si distingue per i rami giovani duri e
spinescenti, i frutti più piccoli, le foglie più piccole e ovali ed il portamento
arbustivo. Il legno dell'olivo è molto pregiato, durissimo, a grana forte, di colore
giallo-bruno, si presta per lavori al tornio e d'incisione. L'olivo è anche una
bellissima pianta ornamentale il cui utilizzo come tale si è diffuso negli ultimi anni in gran parte della Pianura Padana,
favorito dalla concomitanza di inverni abbastanza miti. Il nome generico è quello utilizzato dai Romani, e deriva dal
greco 'elaia'; il nome specifico fa riferimento all'areale tipicamente mediterraneo. Forma biologica: fanerofita cespitosa/
fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
Ophioglossum lusitanicum
L.
L'ofioglosso lusitanico è una specie a distribuzione stenomediterraneo-
subatlantica presente in tutte le regioni dell'Italia meridionale e insulare
affacciate sul Mar Tirreno e in Puglia sul Gargano. Cresce in ambienti erbosi,
soprattutto in prati che si sviluppano su substrati silicei, su suoli acidi e freschi,
dal livello del mare a 1000 m circa. È una specie caratteristica degli stagni
temporanei e in Sardegna si rinviene raramente nella fascia esterna. Lo sviluppo
del protallo (gametofito) richiede la presenza di un fungo simbionte e la
formazione di un nuovo sporofito necessita di diversi anni. Il nome generico
deriva dal greco 'óphis' (serpente) e 'glôssa' (lingua) per la forma della spiga
fertile; il nome specifico si riferisce all'antica regione della Lusitania,
corrispondente all'odierno Portogallo. Forma biologica: geofita rizomatosa.
Periodo di sporificazione: agosto-dicembre.
Ophrys tenthredinifera
Willd.
L'ofride fior di vespa è una specie a distribuzione stenomediterranea presente in
tute le regioni dell'Italia centrale, meridionale e insulare. Cresce nelle garighe
mediterranee, nelle lacune delle macchie, a volte in prati aridi e negli incolti, dal
livello del mare a 600 m circa, con optimum nella fascia mediterranea. Si
rinviene sporadicamente al margine degli stagni temporanei sardi nelle aree a
contatto con praterie e garighe. Le
Ophrys
hanno un complesso meccanismo di
impollinazione, in cui il labello per forma e odore simula un imenottero
femmina (da noi solitamente del genere
Andrena
) e attrae i maschi che tentando
di copulare con esso determinano l'attaccamento del pollinario al loro corpo; la
capsula contiene numerosissimi e piccolissimi semi che nonostante la scarsità di
sostanze di riserva riescono a germinare con l'aiuto di un fungo simbionte del genere
Rhizoctonia
. Il nome generico in
greco significa 'sopracciglio', forse da una pianta citata da Plinio che produceva una tintura per le sopracciglia, per la
forma dei tepali interni o per la pelosità del labello; il nome specifico deriva dal greco 'tenthredon' (imenottero simile a
un'ape o a una vespa) e si riferisce alla forma del labello. Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura: aprile-
maggio.
Ornithogalum corsicum
Jord. & Fourr.
Il latte di gallina della Corsica è una specie endemica del sistema sardo-corso.
Cresce in pascoli aridi, dal livello del mare a 1000 m circa. Si rinviene
sporadicamente nella fascia esterna degli stagni temporanei sardi. Il nome
generico deriva dal greco 'ornis' (uccello) e 'gala' (latte), per la presenza di un
latice biancastro nei fusti; il nome specifico si riferisce alla Corsica, da cui la
specie fu originariamente descritta. Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di
fioritura: febbraio-aprile.
Ornithopus compressus
L.
L'uccellina comune è una pianta annua a distribuzione eurimediterranea presente in Piemonte (ove è rara), Liguria,
Emilia-Romagna e in tutte le regioni dell'Italia centrale, meridionale e insulare. Cresce nelle zolle erbose delle garighe e
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