Il cren è una specie originaria dell'Europa orientale, in Italia ampiamente diffusa soprattutto in passato, in quanto coltivata per la radice condimentaria, e a volte presente allo stato subspontaneo presso gli abitati. La frammentaria distribuzione regionale riflette una scarsa tendenza alla spontaneizzazione; in Carso la specie è abbastanza diffusa, ma sempre presso gli abitati ove viene ancor oggi coltivata. Nella città di Udine la specie è poco diffusa e si concentra nella porzione sudorientale dell’area di studio. In cucina si usano le grosse radici raccolte da piante di almeno due anni, che quando grattugiate sprigionano un'essenza acre e piccante usata per insaporire carne o pesce; vengono usate principalmente per la preparazione di salse e possono essere un sostituto della senape. La pianta va usata con moderazione in quanto a dosi elevate può dar luogo a reazioni allergiche, vomito o eccessiva sudorazione; se a contatto con gli occhi provoca bruciore e prurito. Il nome generico, già in uso presso gli antichi Romani, deriva da Armorica, la Bretagna, da cui si sarebbe diffusa la pianta in tutto l'Impero; il nome 'cren' è invece di origine slava. Forma biologica: geofita rizomatosa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.

Nome italiano: Armoraccia (Toscana), Armoracia (Toscana), Armoracia (Italia), Armorarsa (Toscana), Armorica (Toscana), Armuassa (Liguria, Genova), Armuranta (Sardegna), Armurata (Sardegna), Barbaforte (Toscana), Barbaforte (Italia), Creen (Lombardia), Crein (Emilia-Romagna, Reggio), Cren (Italia), Cren (Toscana, Val di Chiana), Cren (Friuli), Crenno (Toscana, Val di Chiana), Erba contraveleno (Toscana, Val di Chiana), Erba da scorbuto (Toscana, Val di Chiana), Erba forte (Toscana, Val di Chiana), Erba forte (Toscana, Scandicci), Erba rustica (Sicilia), Jerbe cajarie (Friuli), Mostarda dij capussin (Piemonte), Peverella (Lombardia, Milano), Pizzica lingua (Toscana, Val di Chiana), Radice forte (Toscana, Val di Chiana), Radicofica (antichi), Rafano (Italia), Rafano (Piemonte), Rafano rusticano (Toscana, Val di Chiana), Rafano tedesco (Toscana, Val di Chiana), Rafanu (Liguria, Savona), Rafanu di Spagna (Sicilia), Rafanu maggiore (Toscana, Val di Chiana), Rafanu orientali (Sicilia), Rafanu rusticanu (Sicilia), Ramoraccia (antichi), Ramulas (Piemonte), Ramulatt (Lombardia, Cant. Grigioni), Ravanasso (Liguria, Nizza), Ravanazzo (Liguria, Nizza), Ravanet (Piemonte), Remolass (Lombardia, Brescia), Rifoà (Liguria, Mentone), Senape dei monaci (Toscana).