Area di studio

Udine è una delle poche città italiane di cui sia nota in dettaglio la flora spontanea. Lo studio di Martini (2005) ha rilevato la presenza di 843 tra specie e sottospecie di piante vascolari. L’area di studio comprende sia il centro urbano sia l’estrema periferia, includendo anche parti del Parco del Cormor nella parte occidentale della città.


Si tratta quindi di un territorio di notevole ricchezza floristica, tanto più se si considera la sua collocazione planiziale. Le peculiarità floristiche di maggiore rilievo sono ascrivibili al concorso di due motivi fondamentali: il permanere di lembi di vegetazione dei ‘magredi’ (i prati aridi a carattere substeppico dell’alta pianura friulana), e di prati da sfalcio tutt’ora utilizzati nell’area del Cormor, a sudovest del centro storico, oltre alla diffusione di rogge e canali all’interno dell’abitato. A ciò si aggiungono la presenza di ampie aree commerciali e ferroviarie e di un centro città a llimitata densità abitativa, in cui non mancano parchi e giardini. Conseguentemente, la conservazione della ricchezza espressa dalla flora urbana di Udine appare una volta di più legata al permanere di biotopi prossimo-naturali e alle modalità di manutenzione degli spazi verdi urbani. Ciò vale in particolare per la rete delle rogge, che assieme al significato urbanistico ed estetico, coniuga una straordinaria importanza sul piano biologico e botanico, essendo fonte di ricchezza e di diversità floristiche, canale privilegiato che consente la penetrazione di elementi della flora autoctona verso il centro abitato.
Questa è una guida a tutte le piante vascolari sinora note allo stato spontaneo nella città di Udine. La lista floristica, che comprende quasi 850 taxa infragenerici, si basa sul lavoro di Martini (2005). La guida è stata realizzata in collaborazione tra il Museo Friulano di Storia Naturale di Udine e il Progetto SiiT, coordinato dal Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Trieste, nell’ambito dell’iniziativa ‘Verde Pubblico’, che mira a valorizzare le aree verdi comunali creando strumenti interattivi di facile consultazione per avvicinare i cittadini alla conoscenza della ‘foresta urbana’ e soprattutto per fornire alle scuole uno strumento che permetta loro di utilizzare le aree verdi comunali come veri e propri ‘laboratori all’aperto’ in cui svolgere attività didattiche centrate sull’identificazione delle piante.
Il progetto SiiT (Strumenti interattivi per l’identificazione della biodiversità: un progetto educativo in un’area transfrontaliera) è finanziato nell’ambito del Programma per la Cooperazione Transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013, dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dai fondi nazionali.

Bibliografia
Martini F. (2005) – Atlante della flora vascolare spontanea di Udine. – Comune di Udine. Edizioni del Museo Friulano di Storia Naturale. Vol. 46, 231pp.


Partner/Partnerji: Università di Trieste, Dip. di Scienze della Vita (Lead Partner), Prirodoslovni Muzej Slovenije, Ljubljana, Univerza na Primorskem -Università del Litorale Koper/Capodistria, Università di Padova, Dip. di Biologia, Zavod Republike Slovenije za šolstvo Ljubljana, Comune di San Dorligo della Valle - Občina Dolina, Consorzio del Parco Regionale del Delta del Po Emilia Romagna, Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente del Friuli Venezia Giulia (ARPA - FVG), Gruppo di Azione Locale Venezia Orientale (GAL Venezia Orientale - VEGAL), Triglavski Narodni Park, Univerza v Novi Gorici.

Progetto Strumenti interattivi per l’identificazione della biodiversità: un progetto educativo in un’area transfrontaliera (SiiT): finanziato nell’ambito del Programma per la Cooperazione Transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013, dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dai fondi nazionali.

Projekt Interaktivna določevalna orodja za šole (SIIT): spoznavanje biotske pestrosti na čezmejnem območju sofinancirana v okviru Programa čezmejnega sodelovanja Slovenija-Italija 2007-2013 iz sredstev Evropskega sklada za regionalni razvoj in nacionalnih sredstev.


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