Il pioppo tremolo è un alberello deciduo a vasta distribuzione eurosiberiana presente in tutte le regioni d’Italia. La distribuzione regionale, con qualche lacuna nella pianura friulana, copre l'intero territorio. Nella città di Udine la specie è nota soltanto per poche località, due al limite del centro cittadino e una nella porzione sudorientale della periferia. Cresce in boschi montani, soprattutto umidi, più raramente in pianura; la copiosa produzione di polloni, che formano nuovi alberi, lo rende un pioniere nella colonizzazione di nuovi terreni, per cui è adatto al consolidamento di pendici franose. Il legno, da cui produce un'ottima pasta da carta, è impiegato nella fabbricazione di fiammiferi, compensati e truciolati. Il nome generico, di etimologia incerta, era già in uso presso gli antichi Romani; il nome specifico allude al continuo tremolio delle foglie dovuto ai lunghi piccioli fortemente appiattiti perpendicolarmente alla lamina fogliare; sembra che il detto popolare 'tremare come una foglia' nasca proprio dall'osservazione del pioppo tremolo. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-maggio.

Nome italiano: Agro (Veneto, Treviso), Albar (Friuli), Albara de montagna (Veneto, Verona), Albara mata (Veneto, Verona), Albaraela (Emilia-Romagna, Bologna), Albare (Friuli), Albarel (Piemonte, Novara), Albarela (Lombardia, Brescia), Albarella (Veneto, Verona), Albarella (Piemonte, Alessandria), Albarella (Lombardia, Brescia), Albarin (Piemonte, Novara), Albarott (Emilia-Romagna, Reggio), Albera (Toscana), Albera (Piemonte, Novara), Alberaz (Emilia-Romagna, Modena), Alberel (Veneto, Belluno, Parenzo), Alberella (Lombardia, Brescia), Alberella (Piemonte, Novara), Alberella (Toscana), Alberone (Piemonte, Novara), Alborella (Marche), Albrin (Piemonte, Torino), Albro (Piemonte, Val S. Martino), Albuccio (Marche), Alvanello (Abruzzi, Teramo), Alvaniello (Campania, Avellino), Alver (Friuli, Carnia), Arbaneddu di Mungibeddu (Sicilia, Palermo), Arbarella (Emilia-Romagna, Piacenza), Arbarella (Calabria), Arbarì (Piemonte, Alessandria), Arbera (Liguria, Porto Maurizio), Arbora negra (Liguria, Porto Maurizio), Arboscello (Campania, Napoli), Arbra (Emilia-Romagna, Piacenza), Arbre (Piemonte), Arbua (Liguria, Genova), Arbua tremante (Liguria, Genova), Arburin (Liguria, Bardeneto), Armarin (Piemonte, Cuneo), Arvaneddu (Sicilia, Catania), Arvaniella (Calabria), Candelise (Calabria), Candelisii (Calabria), Candilisi (Calabria), Cannella (Calabria), Cannella (Abruzzi, Teramo), Chiuppaino (Abruzzi, Aquila), Chiuppu (Sicilia, Etna), Chiuppu arvaneddu (Sicilia, Messina), Faltrimul (Friuli), Fioppa nera (antichi), Gabba (Liguria, Mele), Linnarbu tremulosu (Sardegna), Linnarbu tremulu (Sardegna), Ontano gentile (Marche), Piobba (Piemonte, Cuneo), Piopa (Veneto, Verona), Piopa (Emilia-Romagna, Reggio), Piopa alberella (Emilia-Romagna, Reggio), Piopa termarella (Emilia-Romagna, Reggio), Pioppagine (Campania, Avellino), Pioppaina (Campania, Napoli), Pioppo (Veneto, Padova), Pioppo montano (Emilia-Romagna, Reggio), Pioppo tremulo (Italia), Piuppaina (Campania, Capri), Poggine (Liguria, Ponti di Nava), Populo libico (Toscana), Populo montano (Toscana), Poul salvadi (Friuli), Talpon (Veneto, Belluno, Parenzo), Talponela (Veneto, Belluno, Parenzo), Termu (Piemonte), Tirmo (Piemonte), Tremafoia (Veneto, Pirano d'Istria), Tremal (Friuli, Carnia), Tremo (Piemonte), Tremol (Veneto, Treviso), Tremolin (Piemonte, Cuneo), Tremolo (Toscana), Tremu (Piemonte), Tremula (Piemonte, Novara), Tremula (Toscana).