Il faggio è un albero deciduo a distribuzione prevalentemente europea che in Italia domina le foreste della fascia montana dalle Alpi alla Sicilia (in Sardegna è presente solo nei rimboschimenti artificiali). È sopravvissuto alle glaciazioni sulle montagne dell'Europa meridionale e successivamente si è esteso verso nord sino alla Scandinavia meridionale. Nella nostra regione è diffuso dai primi rilievi alla fascia subalpina delle Alpi; in Carso è spontaneo solo in pochi siti, tra cui Nasirec in Slovenia, altrove è stato piantato ma senza prospettive di rinnovamento; ove è spontaneo appare isolato in boschi freschi e ombrosi di dolina. Nella città di Udine la specie è nota soltanto per due località, una nella porzione nordoccidentale e una nella porzione nordorientale dell’area di studio. Cresce su suoli profondi, freschi, ben drenati, con optimum nella fascia montana. Ha grande importanza forestale ed economica per il legname duro e di colore roseo, che si lavora facilmente ed è impiegato per fabbricare mobili, traversine ferroviarie, lavori da intaglio e per produrre cellulosa. Il legno e il carbone sono ottimi combustibili, tanto che in passato il mestiere del 'carbonaio' era molto diffuso sulle montagne appenniniche. I semi (faggiole) venivano un tempo utilizzati sia per l'alimentazione umana che degli animali domestici, soprattutto maiali, ma sono debolmente tossici per il contenuto in saponine e acido ossalico. Il faggio, albero longevo che può vivere diverse centinaia di anni, viene spesso utilizzato anche come pianta ornamentale nei parchi, con diverse cultivar. Il nome generico è quello utilizzato dagli antichi Romani; il nome specifico, dal latino 'sylva' (selva), si riferisce all'habitat boschivo e al ruolo dominante nelle foreste di montagna. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio.

Nome italiano: Faa (Campania, Avellino), Fagar (Veneto, Verona), Fagaro (Veneto, Venezia), Fagas (Veneto, Verona), Fagec (Lombardia, Milano), Fagg (Emilia-Romagna, Modena, Reggio), Fagg (Lombardia), Fagge (Abruzzi), Faggio (Italia), Faggio (Toscana), Faggiu (Sicilia), Faggiu (Abruzzi), Faghe (Abruzzi), Faghei (Lombardia, Milano), Fagher (Veneto, Vicenza), Fagher (Veneto, Treviso), Fagiaro (Veneto, Vicenza), Fagio (Veneto, Verona), Fago (Basilicata), Fago (Abruzzi), Fagu (Sicilia), Fagu (Abruzzi), Fagu (Calabria), Fais (Piemonte, Novara), Faiso (Lombardia, Val Maggia), Faitiello (Campania, Avellino), Faja (Campania, Terra di Lavoro), Faja (Campania, Avellino), Fajar (Friuli), Faje (Campania, Avellino), Fajo (Campania, Terra di Lavoro), Fajo (Roma), Fajo (Emilia-Romagna, Modena, Reggio), Fao (Abruzzi), Fao (Marche), Faro (Abruzzi), Fau (Piemonte, Cuneo, Val S. Martino), Fau (Friuli), Fau (Sicilia, Etna), Fave (Abruzzi), Favo (Abruzzi), Favu (Sicilia), Faz (Emilia-Romagna, Modena, Reggio), Faza (Lombardia, Brescia), Faza (Emilia-Romagna, Modena, Reggio), Faza (Veneto, Verona), Fazar (Veneto, Verona), Fazu (Liguria, Sarzana), Fò (Liguria, Genova), Fò (Piemonte), Fò (Lombardia), Foga (Calabria, Reggio), Fou (Liguria, Valle d'Arroscia), Foun (Liguria, Rezzo), Frain (Friuli, Carnia), Fraza (Liguria, Bardineto), Vespala (Friuli, Carnia), Vespul (Friuli).