Pagina 19 - Artegna_Book_ita

Versione HTML di base

19
generico deriva dal greco 'sycos' (fico), quello specifico allude alla
Caria, regione dell'Asia Minore da cui si riteneva che la pianta
provenisse. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura:
febbraio-marzo (maturazione: giugno-luglio); maggio-giugno
(maturazione: luglio-ottobre); settembre (maturazione: dicembre-
aprile).
42
Piante non laticifere
43
43
Fiori con petali
Hibiscus syriacus L.
Specie originaria della Cina, dove è coltivata da moltissimo tempo e
non si conosce con sicurezza allo stato spontaneo, la sua presenza è
documentata in Italia dal 1596. È un arbusto rustico ampiamente
utilizzato a scopo ornamentale in tutta Italia, dal livello del mare ai
600 m circa, che tende anche a riprodursi in modo subspontaneo. Sono
state selezionate diverse varietà con i fiori dai colori e dimensioni
diverse. È il fiore nazionale della Corea del Sud. Il nome specifico fa
riferimento alla Siria perché si riteneva erroneamente che la pianta
fosse originaria del Medio Oriente. Forma biologica: fanerofita
cespitosa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
43
Fiori senza petali
44
44
Lobi fogliari non triangolari. Frutto secco (ghianda)
Quercus petraea (Matt.) Liebl. subsp. petraea
La rovere è un albero europeo presente in tutta Italia salvo che in
Sardegna con optimum nella fascia submediterranea. Nella nostra
regione è diffusa dal Carso al territorio montano, rara nella bassa
pianura; in Carso non è molto comune. Cresce in boschi maturi su
suoli argillosi piuttosto profondi, da moderatamente aridi a freschi,
spesso decalcificati, rifuggendo da ristagni d'acqua. Il legno, molto
pregiato è simile a quello della farnia, ma più denso; è utilizzato, nella
fabbricazione di mobili, nell'edilizia, per travature, parquet, nei
cantieri navali e nella costruzione di doghe per botti adatte per
l'invecchiamento dei vini; ottimo combustibile, è anche utilizzato per
la produzione di carbone da legna. Il nome generico, già in uso presso
gli antichi, è di etimologia incerta, potrebbe derivare da due parole
celtiche, 'kaer' e 'quer' (bell'albero), cioè 'l'albero per eccellenza';
secondo altri deriva dal greco, indicando il legno ruvido delle piante di
questo genere. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di
fioritura: aprile-maggio.
44
Lobi di forma più triangolare. Frutto carnoso (mora)
45
45
Foglie finemente e densamente pelose, opache di sopra e grigio-pelose di sotto. Frutto
sferico
Broussonetia papyrifera (L.) Vent.
Specie di origine asiatico-orientale introdotta in Europa nella metà del
XVII secolo ed oggi presente come avventizia in quasi tutta Italia, dal
livello del mare ai 600 m circa. È diffusa in tutta la parte meridionale
della nostra regione; in Carso è comune ovunque. Cresce in ambienti
ruderali, compresi i muri, ma è anche un alberello ornamentale spesso
piantato lungo le strade. A volte diviene dominante, forse per
allelopatia, assieme ad ailanto e robinia. Dalla sua corteccia si
ricavano, per macerazione, fibre molto lunghe usate in Giappone nella
produzione di una carta pregiata, nota col nome di carta cinese o carta
di seta, e in Polinesia per produrre filati e tessuti. In Cina la pianta
viene utilizzata in sostituzione del gelso per l'allevamento dei bachi da
seta. Il genere è dedicato al naturalista francese P. M. A. Broussonet
(1761-1807). Il nome specifico fa riferimento all'utilizzo della pianta
per la produzione di carta: 'papyros', infatti, è la pianta da cui gli
antichi Egizi ricavavano la carta. Forma biologica: fanerofita cespitosa
(fanerofita scaposa). Periodo di fioritura: maggio-giugno.