Asinara_Book_ita - page 261

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già precaria. Il nome generico, che si riferisce al mitico mostro di Cariddi,
allude all'ambiente litorale; il nome specifico deriva dal greco ' pan' (tutto) e
'cratys' (potente, forte), probabilmente per la capacità della pianta di resistere
alle condizioni estreme dell'habitat: sabbie molto aride e salmastre, oppure in
riferimento alle sue presunte supposte proprietà medicinali. Forma biologica:
geofita bulbosa. Periodo di fioritura: giugno-settembre.
Charybdis undulata
(Desf.) Speta
La scilla ondulata è una specie a distribuzione mediterranea con baricentro
meridionale presente in Sardegna. Sull'Isola dell'Asinara non è molto diffusa; è
presente tra il Castellaccio e Punta Salippi. Cresce su pendii aridi e nelle
garighe mediterranee, dal livello del mare a 600 m circa. Il nome generico, che
si riferisce al mitico mostro di Cariddi, allude all'ambiente litorale di alcune
specie; il nome specifico si riferisce alle foglie a margine ondulato. Forma
biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura: luglio-settembre.
Cheilanthes
sp.
Il genere
Cheilanthes
comprende circa 180 specie di felci tipiche di ambienti
rupicoli, cinque delle quali sono presenti anche in Italia (quattro in Sardegna).
Sull'Isola dell'Asinara è indicata da Nicotra (1906) con il nome di
C. fragans
,
non è possibile stabilire a priori di quale specie si tratti tra le quattro oggi note
in Sardegna (Nardi et al., 1978). Tutte le specie crescono nelle fessure delle
rocce, in ambienti piuttosto aridi e assolati. Il nome generico deriva dal greco
'cheilos' (labbro, margine) e 'ánthos' (fiore) per gli sporangi disposti al margine
delle pinnule. Forma biologica: emicriptofita rosulata.
Chenopodium album
L. subsp.
album
La farinella comune è una pianta annua a distribuzione originariamente
eurasiatica oggi divenuta cosmopolita nelle zone temperate di tutto il mondo,
presente in tutte le regioni d'Italia. Sull'Isola dell'Asinara è comune; è presente
ad esempio presso Santa Maria, sia tra le zone ruderali che tra le colture
orticole. Cresce in vegetazioni ruderali lungo le strade, in campi abbandonati,
discariche, giardini, fossi, presso le case e le malghe, su suoli da aridi a freschi,
solitamente eutrofizzati ma anche molto poveri (calcinacci), dal livello del
mare alla fascia subalpina. Le foglie giovani sono commestibili da cotte. Il
nome generico deriva dal greco 'chen' (oca), e 'poús' (piede) e significa 'piede
d'oca', per la forma delle foglie di alcune specie; il nome specifico allude alle
minutissime scaglie bianche che ricoprono foglie e fusti. Forma biologica:
terofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-settembre.
Chenopodium murale
L.
Il farinello dei muri è una pianta annua di origine mediterranea oggi divenuta
subcosmopolita nelle zone temperato-calde, presente in tutte le regioni d'Italia.
Sull'Isola dell'Asinara è comune; è presente ad esempio a Trabuccato, tra le
macerie e i detriti vari. Cresce in insediamenti rurali presso i pollai, lungo le
strade, alla base di muri, su suoli ricchi in composti azotati, al di sotto della
fascia montana inferiore, con ecologia simile a quella di
Ch. album
, salvo una
maggiore termofilia che forse ne frena la diffusione. Le foglie giovani sono
commestibili da cotte. Il nome generico deriva dal greco 'chen' (oca), e 'poús'
(piede) e significa 'piede d'oca', per la forma delle foglie di alcune specie; il
nome specifico in latino significa 'dei muri'. Forma biologica: terofita scaposa.
Periodo di fioritura: giugno-settembre.
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