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Parte inferiore delle ali anteriori con ampia zona centrale giallastra
Aglais urticae L.
Periodo di sfarfallamento:
da marzo a ottobre, con una o due
generazioni annuali.
Habitat:
incolti, sentieri, margini di strade e di prati dal piano basale
all’alta montagna.
Apertura alare:
42 - 49 mm.
Stadi giovanili:
spesso sverna allo stadio di farfalla, per cui è tra le
prime farfalle a comparire; i bruchi, neri con fasce gialle e spinosi, si
sviluppano in affollate colonie. Le uova vengono deposte in gruppi
sulla parte inferiore della foglia. In comune con molti altri Vanessidi,
una grande percentuale di larve vengono perse a causa del
parassitismo operato dai ditteri.
Piante nutrici del bruco:
Urtica dioica.
Distribuzione:
paleartica.
Dimorfismo sessuale:
i sessi sono molto simili.
Descrizione:
livrea di color arancione con tacche gialle e nere
quadrangolari ed una caratteristica serie marginale di macchie azzurre.
Presenta una punta sporgente lungo il margine delle ali posteriori ed
un’estesa macchia basale scura. Questa caratteristica, oltre ad una
macchia in meno sull’ala anteriore, la distingue dalla Nymphalis
polychloros (Vanessa multicolore) con la quale può essere confusa.
Parte inferiore delle ali anteriori con l’area postdiscale ampiamente
giallastra in contrasto con l’area basale nera.
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Parte inferiore delle ali anteriori senza un'ampia zona centrale giallastra
Nymphalis polychloros L.
Periodo di sfarfallamento:
da giugno a settembre, ma è presente già
da marzo con esemplari svernanti.
Habitat:
boschetti ripariali di salici e pioppi e boschi ombrosi di
pianura e media montagna; prati e radure aperte dalla pianura all’alta
montagna.
Apertura alare:
54 - 64 mm.
Stadi giovanili:
le uova, verdi chiare e delicatamente costolate,
vengono deposte in forma di manicotti attorno ad una rametto sottile,
in genere vicino ad un ciuffo di foglie. Ne schiudono bruchi biancastri
e pelosi, che dopo la prima muta acquistano un aspetto del tutto
diverso. Il corpo è irto di spine arancioni, peloso e bruno scuro, con
qualche linea biancastra. Vivono insieme fino alle ultime mute,
costruendo fitti “nidi” di seta ove si riparano fin quando sono piccoli.
A maturità si disperdono sulla pianta ospite, dopodiché si
incrisalidano appesi ai rametti più piccoli, o anche a notevole distanza
dalla pianta. La crisalide, come quella di tutti i Ninfalidi, pende a testa
in giù, è brunastra chiara, col dorso percorso da piccole creste e spine.
Piante nutrici del bruco:
Salici, Olmi, Pioppi e alberi da frutto
(Ulmus minor, Celtis australis, Salix caprea, Pyrus spp., Malus spp.).
Distribuzione:
paleartica: centro e sud Europa, Nord Africa, a est fino
alla Cina e Tibet. Nel Nord Europa giunge occasionalmente come
migratore, ma non si riproduce.
Dimorfismo sessuale:
la femmina è più grande del maschio.
Descrizione:
parte superiore delle ali anteriori con colore di fondo
arancione scuro con macchie nere e zone più chiare. Margine nero
delle ali posteriori, parte superiore, con una sottile linea blu scura e
colore di fondo bruno-arancione scuro con una macchia nera sul
margine superiore interno. Parte inferiore delle ali posteriori, con
colorazione criptica, brunastra marmorizzata, con una piccola macchia
chiara a forma di C al centro.