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Il tasso è un relitto dell'epoca Terziaria, ancor oggi diffuso allo stato
spontaneo in tutta Italia con optimum nella fascia montana, ma
solitamente raro (è più frequente come pianta ornamentale in parchi
e giardini); solo in poche regioni d'Italia esistono ancora boschi
dominati dal tasso, per esempio in Sardegna, ove mancando il
faggio il tasso si associava con l'agrifoglio nelle foreste montane più
umide. Tutta la pianta, compresi i semi, è molto velenosa (salvo
l'arillo carnoso che circonda il seme) per la presenza dell'alcaloide
tassina. Da qui il nome volgare 'albero della morte'. È un albero
molto apprezzato dal punto di vista ornamentale, anche per la
costruzione di siepi, poiché sopporta bene le potature e resiste
all'inquinamento. Ha legno duro, pesante ed omogeneo. Può vivere
fino a 2000 anni. Il nome generico deriva dal greco 'taxos', con
significato di arco, par la fabbricazione che veniva fatta col suo
legno; il nome specifico allude agli arilli rossi simili a delle bacche.
Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-
maggio.
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Foglie con due strie chiare di sotto. Con numerosi semi racchiusi in pigne legnose
Sequoia sempervirens (D. Don) Endl.
La sequoia sempreverde è un albero originario della parte
occidentale del Nord America, ove cresce spontaneamente lungo
una ristretta fascia costiera tra la California e l'Oregon. E’ uno degli
alberi più alti del mondo: può superare i 100 metri di altezza ed è
anche uno tra i più longevi: può vivere oltre 2.000 anni. È stata
introdotta in Europa nella prima metà del XIX secolo per scopi
ornamentali, ma in questo breve lasso di tempo le Sequoie
introdotte in Europa, con non più di 100/150 anni di vita, hanno
raggiunto al massimo altezze di 40/50 metri. La pianta predilige un
clima oceanico-temperato ricco di umidità e non tollera climi
continentali e temperature troppo rigide; nell’area di origine è
diffusa fino a circa 1.000 m, in particolare su suoli di origine
alluvionale dove forma foreste pure o miste con altre specie di
conifere come la
Pseudotsuga menziesii
e
Picea sitchensis
. Le
sequoie crescono bene su terreni profondi, umidi ma ben drenati, in
posizioni riparate; sono state piantate sia per ornamento che per fini
forestali in diverse parti del mondo, Italia compresa, e sono
inselvatichite in Nuova Zelanda. Il legno è tenero ma resistente.
Forma biologica: fanerofita scaposa.
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Foglie omogeneamente sparse sui rami
Picea abies (L.) H. Karst.
L'abete rosso è una specie eurosiberiana che in Italia è comune ed
abbondante sulle Alpi al di sopra della fascia montana superiore ove
domina la fascia oroboreale, con optimum sulle catene interne a
clima più continentale, raggiungendo allo stato spontaneo
l'Appennino settentrionale. Viene spesso usato per rimboschimenti,
e viene frequentemente coltivato in parchi e giardini pubblici e
privati anche al di fuori del suo areale naturale. Dalla corteccia si
ricava tannino e dalla resina la 'Resina di Borgogna' e la
'Trementina di Strasburgo'. Il legno è di colore chiaro, poco pesante
e tenero, facilmente lavorabile e perciò largamente impiegato nella
costruzione di mobilio non di pregio. Il legno ha anche un forte
potere calorifico dato dalla resina, maggiore di quello di molte
latifoglie. Il nome generico deriva dal latino 'pix' (resina o pece),
sostanza prodotta in gran quantità da questi alberi. Forma biologica: