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fanerofita cespitosa (fanerofita scaposa). Periodo di fioritura:
maggio-giugno.
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Foglie un po' lucide, glabre o con pochi peli sparsi sulla faccia inferiore e sui piccioli
Morus alba L.
Il gelso bianco, originario dell'Asia orientale, è stato introdotto
in Europa probabilmente nel XII secolo per l'allevamento del
baco da seta che lo preferisce al gelso nero. La presenza in Italia
è documentata dal 1434. È ampiamente coltivato nella zona
submediterranea, ed è segnalato come specie avventizia in quasi
tutta Italia. Cresce in filari, siepi, ai margini degli abitati. I frutti
sono commestibili, anche se quasi mai appaiono sul mercato per
la loro breve durata. Il nome generico è quello utilizzato dagli
antichi Romani per indicare il gelso nero, pianta da loro già
conosciuta perché originaria dell'Asia Minore; deriva a sua
volta dal greco antico 'meros' (parte), in riferimento
all'infruttescenza formata da tanti piccoli frutti con involucro
carnoso; il nome specifico si riferisce sempre ai frutti ma questa
volta al loro colore prevalente (esistono anche forme a frutti
rosa o violetti, che possono generare confusione col gelso nero).
Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-
maggio.
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Piante con rami spinosi
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Piante senza spine
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Margine della foglia intero
Punica granatum L.
Il melograno è originario delle regioni asiatiche sud-occidentali
come l’Iran, ma si è diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo,
ove si è a volte naturalizzato, dal livello del mare agli 800 m. È
segnalato come specie avventizia in quasi tutta Italia, salvo che
in Valle d'Aosta e Sicilia. Viene coltivato per il frutto edule, o
come pianta ornamentale nei giardini, grazie alla spettacolare
fioritura estiva rosso-aranciata; ne esistono varietà solo da fiore
e una varietà nana, molto utilizzata per composizioni verdi. Sin
dall'antichità vengono attribuiti al melograno numerosi
significati simbolici: nella mitologia un frutto di melograno fu
donato da Paride a Venere; nella tradizione ebraica e cristiana è
simbolo di speranza, fertilità ed eternità. Ha diversi utilizzi: dal
succo del frutto si ricava la granatina, uno sciroppo fermentato
per produrre cordiali, dolciumi e marmellate; la scorza e i fiori
sono impiegati in medicina per le proprietà astringenti; il
tannino è utilizzato nella concia delle pelli. Il nome generico
deriva da 'punicus', che indicava al tempo degli antichi Romani
la provenienza dei frutti dalla regione costiera della Tunisia,
dove si trovava Cartagine; il nome specifico allude alla presenza
dei numerosi semi dal rivestimento rosso all'interno del frutto,
simili a granati. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di
fioritura: aprile-giugno.
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Margine della foglia dentato o dentellato
Ziziphus zizyphus (L.) H. Karst.