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Margine dei lobi fogliari dentellato tutt'attorno. Stipole dentate
Crataegus laevigata (Poir.) DC.
Specie europea con tendenza subatlantico-submediterranea presente
allo stato spontaneo in tutta Italia (salvo forse che in Valle d'Aosta e
Sicilia), con optimum nella fascia submediterranea. Cresce nei
querco-carpineti con Carpinus betulus e in arbusteti di
ricolonizzazione su suoli freschi, profondi, più o meno lisciviati e
quindi subacidi anche se piuttosto ricchi in basi e composti azotati.
Il nome generico deriva dal greco 'kratos' (forza, robustezza), per il
legno duro. È diffuso come pianta ornamentale, in particolare per
creare siepi e recinti vegetali; solitamente presenta un portamento
arbustivo-cespuglioso. Come le altre specie del suo genere, è
caratterizzato da fiorellini bianchi disposti ad ombrelle e frutti rossi
che attirano gli uccelli. È presente nel Giardino Ducale.
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Pianta laticifera (rompendo un picciolo esce un latice bianco)
Ficus carica L.
Originario dell’Asia occidentale, il fico è diffuso in tutto il bacino
del Mediterraneo dove è coltivato da secoli per i deliziosi frutti
commestibili. All’Orto Botanico sono presenti due esemplari: uno
sulla Montagnola e l’altro, più grande, nel Parterre-Scuola. Quello
sulla Montagnola ha un portamento arboreo, mentre l’altro ha
chioma espansa e molto bassa. Un altro esemplare ormai ben visibile
è quello nato spontaneamente nel muro che cinge la Montagnola, di
fronte all’ingresso dell’Aula storica.
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Piante non laticifere
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Piccolo arbusto con foglie palmato-lobate e frutto a bacca rossa (ribes)
Ribes rubrum L.
Specie di origine centroeuropea, oggi ampiamente coltivata e spesso
inselvatichita. In Italia sembra essere spontanea soltanto in alcuni
settori dell'arco alpino, in boschi umidi. Il nome generico è il nome
arabo di una pianta dai frutti aciduli. I frutti, ricchi di vitamina C
sono commestibili e per l'alto contenuto in pectina si prestano alla
preparazione di gelatine.
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Alberi od arbusti con frutto diverso da una bacca
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Foglie ad apice troncato o a forma di V
Liriodendron tulipifera L.
Originario dell’America nordorientale, dove è un elemento
importante nelle foreste più giovani dei Monti Appalachi, fu
introdotto in Europa nel 1681 dal missionario John Banister. E’ una
delle piante d’alto fusto più diffuse nel Nord America, dove il legno,
piuttosto tenero, è ritenuto pregiato per la sua lavorabilità e per il
colore giallo chiaro screziato. Gli indiani d’America lo chiamavano
“albero da canoa”, in quanto dal tronco di un solo esemplare
ricavavano canoe in grado di portare anche venti persone. È un
albero a crescita veloce e può vivere 400-500 anni. Da noi viene
spesso coltivato in parchi e giardini. Il nome comune “albero dei
tulipani” deriva dai grandi fiori profumati di colore verde-giallo, con
un’ampia banda arancio alla base, che somigliano al tulipano;
fioriscono in piena estate quasi alla sommità dell’albero. Oltre ai