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Foglie verdi di sopra, bianco-pelose di sotto
Populus alba L.
Il pioppo bianco è un albero a distribuzione paleotemperata presente
in tutta Italia al di sotto della fascia montana inferiore. Forma
boschetti, a volte lungo corsi d'acqua e in aree palustri, su suoli
limoso-argillosi profondi e ricchi in basi, a volte periodicamente
sommersi, con Salix alba, Ulmus minor etc. Il nome generico, di
etimologia incerta, era già in uso presso gli antichi Romani; quello
specifico allude al colore chiaro della faccia inferiore delle foglie e
della corteccia. Dal legno si ottiene un'ottima pasta da carta; è
impiegato anche nella fabbricazione di fiammiferi, compensati,
truciolati. Il portamento maestoso lo rende adatto a scopo
ornamentale per parchi e giardini.
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Foglie verdi e mai completamente bianco-pelose di sotto
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Arbusto con foglie densamente pelose sulla pagina inferiore e sui piccioli
Broussonetia papyrifera (L.) Vent.
Pianta originaria di Cina e Giappone, introdotta in Europa nel XVIII
secolo. Il nome comune “gelso da carta” le è stato attribuito perché
in queste zone d’origine la scorza veniva utilizzata per produrre
carta. All’Orto Botanico B. papyrifera è presente con un esemplare
arboreo di circa 10 metri, il cui fusto si dirama a circa metà altezza
in due branche principali. Nell’albero le foglie sono di forma
ovoidale intera con apice appuntito, mentre si può notare, nelle
innumerevoli piantine che crescono direttamente dall’apparato
radicale della pianta invadendo tutta l’area circostante, una certa
eterofillia, con foglie con 3 o 5 profondi lobi che tendono a
diventare ovoidali.
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Alberi o arbusti con foglie glabre o con pochi peli sparsi
sulla faccia inferiore e sui piccioli
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Frutto carnoso (mora)
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Frutto secco
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Foglie sparsamente pelose e ruvide di sopra, con picciolo spesso più breve di 1.5 cm.
Frutti subsessili
Morus nigra L.
È originario dell’Asia minore ma si è ampiamente diffuso in epoca
antica come albero da frutto; è stato anche utilizzato inizialmente
per l’alimentazione del baco da seta, sostituito in seguito dal gelso
bianco più gradito alle larve. In Italia meridionale, il frutto del gelso
nero viene utilizzato come componente di dolci e guarnizioni.
Famosa in Sicilia è la granita di gelsi. Il gelso nero si distingue da
M. alba per le foglie ruvide verde scuro e i succosi frutti rosso scuro.
Questo grande albero a chioma espansa era noto già agli antichi
Greci e Romani che lo coltivavano per i deliziosi frutti. È una specie
presente nel Giardino Ducale.
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Foglie glabre e lisce di sopra, con picciolo più lungo di 1.5 cm. Frutti su peduncoli di 1-2
cm
Morus alba L.