54
146
Foglie verdi di sopra, grigio-pelose di sotto
Salix alba L.
Il salice bianco è un albero eurasiatico-sudeuropeo presente in tutta
Italia dal livello del mare alla fascia montana inferiore. Cresce
presso i laghetti e nelle zone umide (Salicetum albae), su suoli da
argillosi a fangosi periodicamente inondati, ricchi in basi e composti
azotati. Svolge una funzione di consolidamento del terreno,
limitando i danni in caso di frane. Il legno non marcisce presto in
terreni saturi di acqua. I rami giovani, soprattutto di piante
capitozzate, sono utilizzati come vimini per la costruzione di ceste,
sedie, ecc. La corteccia contiene acido salicilico, componente
essenziale dell'aspirina. Con le foglie si tingeva la lana di giallo. Può
vivere fino a 200 anni. Il nome generico, di antico uso, è di
etimologia incerta: forse deriva dal celtico 'sal lis' (presso l'acqua); il
nome specifico allude al fogliame di colore chiaro.
146
Foglie verdi su entrambe le facce
147
147
Pianta con aspetto di canna
Phyllostachys sp.
Il genere Phyllostachys è originario delle regioni asiatiche orientali.
Come molti altri bambù produce abbondanti polloni (ricacci basali)
con tendenza ad espandere i propri cespugli diventando talvolta
invadenti. All’Orto Botanico è presente Phyllostachys aurea,
originaria della Cina. Ha fusti snelli e dorati, foglie verdi e giallo-
dorate. Si trova ai piedi della Montagnola nella zona a Ovest
dell’Orto, a ridosso del Giardino Ducale; crea una fitta e rigogliosa
macchia.
147
Piante senza aspetto di canna
148
148
Foglie più lunghe di 15 cm. Frutti avvolti da un riccio spinoso
Castanea sativa Mill.
Il castagno è un albero di origine sudest europeo-asiatica
occidentale, forse introdotto con il noce in epoca romana. È diffuso
in regione sino alla fascia montana inferiore. Cresce su suoli
profondi più o meno acidi, quindi su substrati marnoso-arenacei,
raramente su terra rossa. Il castagno è molto longevo, potendo
raggiungere i 500 anni di età; per alcuni individui è stata stimata
un’età di 1000 anni. In Italia, sulle pendici dell'Etna, l'esemplare
detto 'dei cento cavalli' avrebbe un'età di 4000 anni. Il castagno ha
avuto un'importanza notevolissima per molti secoli come alimento
primario per le popolazioni contadine delle regioni montane,
diventando 'l'albero del pane'. Il legname è molto apprezzato per la
sua elasticità e compattezza per paleria, falegnameria, mobili, travi,
botti, ecc. Il legno è usato per la produzione di cellulosa al solfato.
Legno e corteccia venivano usati per la concia delle pelli, dato
l'elevato contenuto in tannini. Le castagne, ricche di amido e
zuccheri, venivano consumate fresche, secche o ridotte in farina.
Oggi sono molto richieste le varietà di grandi dimensioni, dette
'marroni', usate per la preparazione di marmellate e dei prelibati
'marrons glacés'. L’Orto Botanico possiede attualmente un
esemplare di castagno in vaso, in attesa di trapianto. La corteccia,
tipica di un esemplare giovane, è di color grigio-nocciola, che
diventerà bruno-grigiastra, solcata e fessurata longitudinalmente
nella pianta adulta.