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l'erborista Matthias de Lobel (XVI sec.) narrava di certi monaci che
eccitati da un cordiale a base di rucola, abbandonarono il voto di castità.
Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: febbraio-giugno.
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Foglie con odore diverso da quelle della rucola. Frutti fortemente strozzati tra i semi
Raphanus raphanistrum L. subsp. landra (DC.) Bonnier & Layens
Entità appartenente ad una specie mediterranea presente, con due
sottospecie, in quasi tutte le regioni d'Italia. La distribuzione regionale si
estende, con diverse lacune, dal Carso triestino all'alta pianura friulana,
divenendo sempre più sparsa verso occidente. Cresce in campi coltivati,
orti, ambienti ruderali, spesso infestante le colture, dal livello del mare
alla fascia montana inferiore. Le giovani foglie, leggermente piccanti, si
possono mangiare in insalata o lessate come spinaci. Il nome del genere
deriva dal greco 'ráphanos' (rafano, rapa) e nel periodo Romano indicava
probabilmente il ravanello (
Raphanus sativus
). Forma biologica: terofita
scaposa. Periodo di fioritura: marzo-giugno.
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Frutto a contorno triangolare, ristretto in basso ed
allargato e bilobo in alto
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355
Frutto non triangolare
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356
Petali di 2-3 mm, più grandi dei sepali. Sepali verdastri
Capsella bursa-pastoris (L.) Medik. subsp. bursa-pastoris
Specie di origine sudeuropea divenuta ormai subcosmopolita, presente in
tutta Italia al di sotto della fascia subalpina. Nella nostra regione è diffusa
ovunque sino alla fascia subalpina ed è comunissima in Carso. Cresce in
vegetazioni disturbate e spesso esposte a calpestio, in giardini, coltivi,
margini di strade e habitat ruderali, su suoli abbastanza freschi ed umiferi,
ricchi in composti azotati. Una singola pianta è capace di produrre più di
500.000 semi attaccaticci facilmente dispersi dagli animali. Veniva
utilizzata per curare le ferite; le foglie giovani sono commestibili. Il nome
generico deriva dal latino 'capsa' (contenitore per papiri, cofanetto);
quello specifico allude alla somiglianza dei frutti con delle piccole
bisacce. Forma biologica: emicriptofita bienne. Periodo di fioritura:
marzo-ottobre.
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Petali di 1.5-2 mm, subeguali ai sepali. Sepali arrossati
Capsella rubella Reut.
Specie di origine mediterranea oggi divenuta subcosmopolita, presente in
tutta Italia (salvo forse che in Valle d'Aosta), dal livello del mare alla
fascia montana. Nella nostra regione è concentrata nella parte
meridionale; in Carso è diffusa ma meno comune di
C. bursa-pastoris
,
con lacune forse dovute anche a difficoltà di identificazione. Cresce in
ambienti disturbati, con ecologia simile a quella di
C. bursa-pastoris
. Le
foglie giovani sono commestibili. Il nome generico deriva dal latino
'capsa' (contenitore per papiri, cofanetto); quello specifico allude
all'arrossamento dei sepali. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di
fioritura: marzo-agosto.
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Foglie tutte più strette di 1 cm. Frutto non diviso in due parti sovrapposte
Lepidium virginicum L.
Specie di origine nordamericana, presente come avventizia in quasi tutta
Italia, salvo che in Molise, Basilicata, Calabria e Sardegna, dal livello del
mare agli 800 m circa. È diffusa in quasi tutta la nostra regione al di sotto
della fascia montana superiore. Cresce in ambienti ruderali su suoli
disturbati, lungo le vie, negli incolti. Il nome generico deriva dal greco
'lepidion' (piccola squama), per la forma dei frutti, il nome specifico
allude allo Stato della Virginia negli Stati Uniti, una delle aree di origine
della pianta. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura:
maggio-agosto.
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Foglie (almeno quelle basali) più larghe di 1 cm. Frutto diviso in due parti sovrapposte,
l'inferiore cilindrica, la superiore sferica e più larga
Crambe tataria Sebeók