106
emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-settembre.
373
Fusti e foglie con dentelli rivolti verso il basso (lente!)
Galium aparine L.
Specie eurasiatica oggi divenuta subcosmopolita nelle zone temperate,
presente in tutta Italia dal livello del mare alla fascia montana. Nella
nostra regione è molto diffusa e comune sino alla fascia montana
inferiore; in Carso è comune ovunque. Cresce in vegetazioni ruderali, ai
margini di siepi e di boschetti disturbati e nei coltivi, soprattutto in siti
caldi ed aridi ove forma spesso densi intrichi, su suoli ricchi in composti
azotati. La pianta è commestibile previa cottura, ed è ancor oggi utilizzata
in erboristeria per diverse proprietà. Il nome generico deriva dal greco
'gala' (latte) cui allude anche quello italiano 'caglio': diverse specie
venivano usate per far cagliare il latte nella lavorazione del formaggio; il
nome specifico, già in uso presso gli antichi Greci, deriva dal verbo
'aparein' (agganciarsi) alludendo ai dentelli ricurvi presenti su fusti, foglie
e frutti, che si agganciano facilmente ai vestiti o al vello degli animali.
Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-settembre.
373
Fusti e foglie con dentelli rivolti verso l'alto
Galium parisiense L.
Specie eurimediterranea presente in tutte le regioni d'Italia, ma più
frequente nelle regioni centro-meridionali. La distribuzione regionale,
piuttosto lacunosa, si estende su quasi tutta l'alta pianura friulana, con
poche stazioni sul Carso triestino. Cresce in macchie, garighe e pascoli
aridi, dal livello del mare alla fascia montana. Il nome generico deriva dal
greco 'gala' (latte) cui allude anche quello italiano 'caglio': diverse specie
venivano usate per far cagliare il latte nella lavorazione del formaggio.
Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
374
Foglie squamiformi, disposte a pettine su rametti striscianti, lunghe al massimo 3-4 mm
Selaginella helvetica (L.) Spring
Specie a vasta distribuzione eurasiatico-temperata, in Italia presente lungo
tutto l'arco alpino. La distribuzione regionale si estende a quasi tutte le
aree montuose del Friuli, con qualche lacuna nelle Alpi Carniche
settentrionali e con numerose stazioni nell'alta pianura friulana,
soprattutto lungo il corso del Tagliamento. Cresce su pietre e rupi
calcaree e dolomitiche, in ambienti piuttosto umidi ed ombrosi, dalla
fascia collinare a quella subalpina. Il nome generico è un diminutivo che
deriva dal latino
Selago
che designava piante simili ai licopodi, ed allude
alla somiglianza di alcune specie ad un piccolo licopodio; il nome
specifico allude alla Svizzera, dove la specie è presente. Forma biologica:
camefita reptante. Periodo di sporificazione: giugno-luglio.
374
Foglie non squamiformi, più lunghe di 4 mm
375
375
Fiori assenti (felci), senza petali o con tepali verdastri o
brunastri poco evidenti
376
375
Fiori con petali
513
376
Piante laticifere con infiorescenze ombrelliformi
(attenzione, lavarsi le mani dopo averle toccate: il latice è
irritante)
377
376
Piante non laticifere con infiorescenze non ombrelliformi
384
377
Foglie lineari, almeno 7 volte più lunghe che larghe
Euphorbia cyparissias L.
Specie eurasiatico-sudeuropea poi diffusa anche altrove per opera
dell'uomo, presente in tutta l'Italia centro-settentrionale, Molise e
Campania dal livello del mare alla fascia montana superiore, a volte
anche più in alto, più comune nelle regioni del nord. Nella nostra regione
è comune ovunque, incluso il Carso, sino alla fascia montana superiore.
Cresce in praterie aride e ai margini dei boschi, da cui passa in