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ma anche presso ruderi e macerie purché ombreggiate. È chiamata 'pianta
delle farfalle' in quanto queste sono particolarmente attratte dai fiori. Il
genere è dedicato al botanico inglese Adam Buddle (1662-1715); la
specie è dedicata al missionario e naturalista francese Jean Pierre Armand
David (1826-1900), scopritore di molte piante orientali. Forma biologica:
fanerofita cespitosa. Periodo di fioritura: giugno-settembre.
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Foglie a margine dentellato
Euonymus europaeus L.
La fusaggine è una specie eurasiatica presente in tutte le regioni d'Italia.
La distribuzione regionale si estende su quasi tutto il territorio. Entra
nello strato arbustivo dei boschi termofili rarefacendosi a partire dalle
faggete; l'optimum è nei mantelli e nelle siepi, su suoli argillosi piuttosto
freschi, ricchi in basi e composti azotati, al di sotto della fascia montana
superiore. I semi sono tossici (evonina) ed erano usati come drastico
purgante. Nel medioevo dal legno si ottenevano fusi per filare la lana, da
cui il nome italiano; i frutti e la corteccia erano utilizzati per le proprietà
emetiche, purganti ed insetticide: la polvere dei frutti seccati e macinati
veniva usata per combattere i pidocchi ed il decotto di frutti e corteccia
veniva usato contro la rogna. Il nome generico deriva dal greco 'eu'
(buono) e 'onoma' (nome), cioè 'pianta con buona fama', in senso ironico a
causa della velenosità dei frutti. Forma biologica: fanerofita cespitosa.
Periodo di fioritura: aprile-giugno.
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Foglie a margine intero
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Fiori a simmetria bilaterale, disposti in coppie
Lonicera xylosteum L.
Specie europeo-asiatica occidentale, presente in tutte le regioni d'Italia
salvo che in Sardegna (da tempo non ritrovata in Campania e Calabria).
La distribuzione regionale si estende su quasi tutto il territorio, con una
lacuna nella porzione centrale della pianura friulana, ma la specie è più
frequente in tutte le aree montuose del Friuli. Cresce in faggete termofile
e boschi misti aperti, su substrati prevalentemente calcarei, con optimum
nella fascia montana inferiore. Le bacche sono tossiche. Il genere è
dedicato al botanico tedesco Adam Lonitzer-Lonicerus (1528-1586); il
nome specifico in greco significa 'legno duro come l'osso', ed in effetti un
tempo il legno era ricercato per la costruzione di pipe e calci di fucile.
Forma biologica: fanerofita cespugliosa. Periodo di fioritura: maggio-
luglio.
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Fiori a simmetria raggiata, non accoppiati
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Fiori gialli, formantisi prima delle foglie. Frutti rossi, ovali, disposti all'ascella delle
foglie
Cornus mas L.
Il corniolo è una specie pontico-mediterranea-orientale presente in tutta
l'Italia continentale con optimum nella fascia submediterranea. Nella
nostra regione è molto diffuso ma con lacune nella bassa pianura e nelle
parti più fredde delle Alpi ove non supera la fascia montana inferiore; in
Carso è comune ovunque. Cresce nei boschi termofili a carpino nero e
roverella, nei loro mantelli e nelle siepi, su suoli non molto profondi, sia
calcarei che arenacei, con altre specie di mantello. La precoce fioritura
gialla spicca nella vegetazione in abito ancora invernale. È una pianta
molto resistente sia a parassiti che a malattie. I frutti possono essere
consumati freschi oppure utilizzati nella preparazione di marmellate. Il
legno, assai duro, si presta alla costruzione di piccoli utensili come
pestelli da mortaio, ingranaggi dei mulini, etc.; gli antichi Romani lo
impiegavano per la fabbricazione delle aste dei giavellotti. Il nome
generico deriva dalla radice indoeuropea 'kar' (duro), da cui anche il latino
'cornus' (corno), ed allude alla durezza del legno; il nome specifico, che in
latino significa 'maschile', quindi 'forte', 'robusto', fu usato per