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Specie eurasiatica presente in tutte le regioni d'Italia salvo che in
Sardegna e forse in Calabria, più frequente nell'Italia settentrionale e
centrale, più rara al sud. La distribuzione regionale, molto lacunosa, si
estende in maniera quasi continua dal Carso triestino all'alta pianura
friulana, con diverse stazioni nella parte centro-orientale del settore alpino
propriamente detto (Alpi Carniche e Giulie), ove è confinata ai
fondovalle. Cresce ai margini e nelle radure di boschi di latifoglie, in
cedui e cespuglieti, dal livello del mare alla fascia montana. Il nome
generico deriva dal greco 'keìro' (tagliare), per il margine fogliare
tagliente di alcune specie. Forma biologica: emicriptofita cespitosa.
Periodo di fioritura: aprile-luglio.
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Spighe diverse, le superiori con fiori maschili, le inferiori
con fiori femminili
413
413
Stimmi 2 (osservare numerosi fiori con al lente: gli stimmi sono spesso caduchi!).
Otricelli biconvessi
Carex mucronata All.
Specie delle montagne dell'Europa sudorientale, in Italia presente lungo
quasi tutto l'arco alpino e sugli Appennini in Toscana, nelle Marche e
negli Abruzzo. La distribuzione regionale è estesa a tutte le aree
montuose del Friuli, con numerose stazioni dealpine sui greti dei torrrenti
nell'alta pianura friulana occidentale. Cresce su pendii aridi e rupi
soleggiate, su suoli ricchi in scheletro di natura calcarea o dolomitica,
dalla fascia montana a quella alpina (nelle stazioni dealpine anche molto
più in basso). Il nome generico deriva dal greco 'keìro' (tagliare), per il
margine fogliare tagliente di alcune specie; il nome specifico allude al
lungo becco che sormonta gli otricelli. Forma biologica: emicriptofita
cespitosa. Periodo di fioritura: giugno-luglio.
413
Stimmi 3. Otricelli trigono-convessi
414
414
Otricelli pelosi
415
414
Otricelli glabri, o raramente con sparse ciglia marginali
423
415
Otricelli con un evidente becco bifido lungo più di 0.5 mm
Carex hirta L.
Specie europeo-caucasica presente in tutta Italia eccetto che nelle Isole,
dal livello del mare a 1200 m circa (al massimo fino a 1700 m). Nella
nostra regione è diffusa, ma più sparsa e rara in montagna; in Carso ha la
distribuzione bicentrica di altre specie igrofile, concentrandosi nelle zone
con flysch del Triestino ed in quelle alluvionali dell'Isontino, con i due
centri collegati da stazioni intermedie dovute alla presenza di stagni.
Cresce in prati umidi, incolti e rive dei fossi, su suoli argillosi costipati
ma soggetti ad aridità estiva. Il nome generico deriva dal greco 'keìro'
(tagliare), per il margine fogliare tagliente di alcune specie, quello
specifico allude alla pelosità della pianta. Forma biologica: geofita
rizomatosa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
415
Otricelli senza becco, o con un becco conico (intero o
debolmente bilobo ma non bifido) più breve di 0.5 mm
416
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Con parecchie spighe maschili all'apice del fusto
Carex flacca Schreb. subsp. flacca
Specie europea molto polimorfa e con grande ampiezza ecologica,
presente in tutta Italia con due sottospecie, dal livello del mare alla fascia
alpina. Nella nostra regione è ampiamente diffusa; in Carso è presente
ovunque. Cresce nelle radure dei boschi, ai margini degli stagni, in prati
aridi, su substrati arenacei con suoli costipati capaci di trattenere l'acqua.
Il nome generico deriva dal greco 'keìro' (tagliare), per il margine fogliare
tagliente di alcune specie. Forma biologica: geofita rizomatosa. Periodo di
fioritura: marzo-giugno.
416
Con una sola spiga maschile all'apice del fusto
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