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Specie di origine asiatica, oggi divenuta subcosmopolita nelle aree calde
del globo, in Italia presente come avventizia in tutte le regioni. La
distribuzione regionale si estende dal Carso triestino (ove la pecie non è
molto comune salvo che a Trieste città) a tutta la pianura friulana. Cresce
in ambienti disturbati, incolti calpestati, lungo le vie, spesso nelle fessure
tra le pietre dei marciapiedi, al di sotto della fascia montana. Il genere
prende il nome da Eleusi, città dell'Attica celebre per i misteri eleusini; il
nome specifico allude all'India, uno dei paesi d'origine. Forma biologica:
terofita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-agosto.
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Spighette con un solo fiore
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Spighe divergenti dallo stesso punto all'apice del fusto. Ligula di ca. 0.5 mm, pelosa.
Spighette inserite in due file sui due lati della rachide
Cynodon dactylon (L.) Pers.
La gramigna è una specie subcosmopolita presente in tutta Italia al di
sotto della fascia montana inferiore. Nella nostra regione è diffusa e
comune dalla costa ai fondovalle prealpini ma assente nella porzione
alpina più interna; in Carso è comunissima ovunque. Cresce in ambienti
ruderali molto disturbati e spesso calpestati, in discariche, aiuole aride, ai
margini di vigneti e coltivi dove diviene infestante, lungo le strade, nelle
fessure di lastricati, su suoli da sabbiosi ad argillosi, aridi d'estate, anche
subsalsi. Il nome generico deriva da due parole greche: 'kyon' (cane) ed
'odon' (dente), forse per l'aspetto delle spighette; quello specifico, dal
greco 'daktylon' (dito), allude alla la forma dell'infiorescenza, simile ad
una mano con molte dita. Forma biologica: geofita rizomatosa. Periodo di
fioritura: giugno-settembre.
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Spighe divergenti da punti diversi all'apice del fusto.
Ligula di 1-2 mm. Spighette disposte su un solo lato della
rachide
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Pianta alta 1-4 dm. Foglie di solito più larghe di 6 mm, sparsamente pelose. Gluma
superiore più breve della glumetta fertile (lente!)
Digitaria sanguinalis (L.) Scop. subsp. sanguinalis
Specie
mediterraneo-eurasiatica
divenuta
subcosmopolita
sin
dall'antichità, presente in tutta Italia dal livello del mare alla fascia
montana. Nella nostra regione è diffusa ovunque salvo che nelle Alpi ove
è rara e limitata ai fondovalle; in Carso è diffusa e comune; per il Carso ci
sono indicazioni storiche, non confermate, della subsp.
pectiniformis
.
Cresce in ambienti ruderali di campi, giardini e vigneti, presso gli abitati,
lungo le strade, nelle fessure dei lastricati, come infestante nelle colture
sarchiate, su suoli sabbiosi umidi, ma aridi almeno d'estate. Il nome
generico, dal greco 'daktylon' (dito) allude alla la forma dell'infiorescenza,
simile ad una mano con molte dita; il nome specifico allude a presunte
proprietà emostatiche. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di
fioritura: giugno-novembre.
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Pianta raramente più alta di 2 dm. Foglie di solito più strette di 6 mm, glabre. Gluma
superiore lunga circa quanto la glumetta fertile
Digitaria ischaemum (Schreb. ex Schweigg.) Schreb. ex Muhl. subsp. ischaemum
Specie subcosmopolita, presente in quasi tutta l'Italia continentale salvo
che in Puglia e Molise. La distribuzione regionale si estende dall'alta
pianura friulana al Carso, con alcune stazioni nei fondovalle delle Alpi.
Cresce in luoghi disturbati, nei campi, lungo i sentieri, su sabbie umide, di
solito su suoli piuttosto acidi, dal livello del mare alla fascia montana
inferiore. Il nome generico, dal greco 'daktylon' (dito) allude alla la forma
dell'infiorescenza, simile ad una mano con molte dita; il nome specifico
deriva dai termini greci 'iskhenaenai' (fermare, trattenere), e 'haima'
(sangue): Plinio citava una pianta con lo stesso nome utile per arrestare il
sangue di naso. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura:
luglio-settembre.
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Infiorescenza a forma di spiga, con spighette sessili o
brevemente peduncolate
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