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Fiori violetti. Involucro dei capolini uncinato. Frutti non
uncinati, con pappo
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Capolini larghi 3-4.5 cm, su peduncoli più lunghi del capolino stesso. Squame
involucrali tutte verdi sugli uncini
Arctium lappa L.
Specie eurasiatico-temperata presente in tutte le regioni d'Italia salvo che
in Sicilia. Nella nostra regione è piuttosto diffusa anche se in genere è
meno comune di
A. minus
; in Carso è comune ovunque. Cresce in
ambienti disturbati e fortemente eutrofizzati ai margini degli abitati, in
boschetti alterati a sambuco e robinia, su suoli argillosi freschi e ricchi in
composti azotati, dal livello del mare alla fascia montana inferiore. Le
radici contengono un principio amaro (inulina) e venivano utilizzate nella
medicina popolare (radice di bardana). Le foglie giovani ed i germogli
sono commestibili. L'idea del velcro, composto da una striscia di tessuto
peloso ed una di tessuto con uncini flessibili, fu ispirata all'ingegnere
Georges de Mestral (1907-1990) agli inizi degli anni 1950 proprio dai
capolini di bardana rimasti attaccati alla giacca. Il nome generico deriva
dal greco 'arktos' (orso), forse in riferimento ai capolini irsuto-spinosi; il
nome specifico deriva dal latino 'lappare' (afferrare) alludendo ai capolini
maturi che si attaccano alle vesti ed al pelo degli animali. Forma
biologica: emicriptofita bienne. Periodo di fioritura: luglio-settembre.
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Capolini larghi 1-2.5 cm, su peduncoli solitamente più brevi del capolino stesso. Squame
più interne di solito arrossate sugli uncini
Arctium minus (Hill) Bernh.
Specie subatlantico-sudeuropea presente in tutte le regioni d'Italia. La
distribuzione regionale è estesa su tutto il territorio; in Carso è molto
comune ovunque. Cresce in ambienti disturbati ed eutrofizzati ai margini
degli abitati e negli orli di boschetti disturbati, con ecologia simile a
quella di
Arctium lappa
, dal livello del mare alla fascia montana. Le
radici contengono un principio amaro (inulina) e venivano utilizzate nella
medicina popolare (radice di bardana); le foglie giovani ed i germogli
sono commestibili. L'idea del velcro, composto da una striscia di tessuto
peloso ed una di tessuto con uncini flessibili, fu ispirata all'ingegnere
Georges de Mestral (1907-1990) agli inizi degli anni 1950 proprio dai
capolini di bardana rimasti attaccati alla giacca. Il nome generico deriva
dal greco 'arktos' (orso), forse in riferimento ai capolini irsuto-spinosi; il
nome specifico significa 'minore', per i capolini più piccoli di quelli di
altre specie congeneri. Forma biologica: emicriptofita bienne. Periodo di
fioritura: luglio-settembre.
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Fiori tutti ligulati (a forma di linguetta)
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Fiori tubulosi presenti, fiori ligulati presenti solo al
margine del capolino oppure assenti
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Fiori rosa
Crepis slovenica Holub
Specie endemica delle Alpi orientali e delle Dinaridi, in Italia presente dal
Trentino-Alto Adige al Friuli (la presenza in Lombardia è dubbia). La
distribuzione regionale è centrata sulle aree montuose del Friuli (con
qualche lacuna nelle Alpi Carniche) e si estende alla pianura friulana,
evitando le aree costiere ed il Carso. Cresce in prati aridi a carattere
steppico e pascoli di altitudine, su suoli calcarei o dolomitici ricchi in
scheletro, dalla fascia submediterranea a quella alpina. Il nome generico
deriva dal greco 'krepis' (scarpa), per l'aspetto delle foglie basali
appressate al suolo (o forse per quello dei frutti); il nome specifico si
riferisce alla Slovenia, ove la specie è presente. Forma biologica:
emicriptofita rosulata. Periodo di fioritura: giugno-luglio.
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Fiori gialli
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Frutti non sormontati da un pappo di peli (il pappo è visibile anche alla fioritura: aprire
il capolino ed osservare la base dei singoli fiori con una lente)
Lapsana communis L. subsp. communis